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Cronaca
30.11.23 - 15:200

Il padre di Filippo Turetta: “Inspiegabile il comportamento di mio figlio. Giulia era tranquilla ad uscire con lui”

Intanto emergono nuovi audio e messaggi della ragazza che proverebbero invece la gelosia e la possessività dell'ex fidanzato: “Esci con me, non con le tue amiche”. Rimandato l’incontro in carcere con i genitori

VERONA - “Mio figlio non è un killer, gli è saltato l’embolo. Forse voleva sequestrare Giulia per impedirle di laurearsi. Forse voleva spaventarla e poi le cose sono precipitate…”. A due settimane dal ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin e a una settimana dalla reclusione del suo assassino - nonché ex fidanzato - nel carcere di Verona, non trova spiegazioni Nicola Turetta al gesto, folle e sconsiderato, del figlio. Davanti alle telecamere di “Chi l’ha visto?” cerca di analizzare i fatti da un punto di vista diverso: “Parliamo di una tragedia. Ma va vista in chiave diversa. Filippo non è uno che uccide a mano armata. Giulia usciva con lui tranquillamente. Fino a quel giorno non l'ha mai sfiorata. Lei era tranquilla in sua compagnia”.

In realtà, dalle indagini sta emergendo una situazione ben diversa e più allarmante: la gelosia e la possessività di Filippo nei confronti di Giulia. Da sempre più messaggi della ragazza si evince il suo stato d’ansia e timore per il comportamento ossessivo dell’ex fidanzato. Si sentiva in pericolo e aveva paura. “Esci con me, non con le tue amiche”, le avrebbe chiesto più volte. "Filippo - continua il padre - ha ucciso il suo angelo, la ragazza che amava. A 21 anni si è ancora dei bambini. Bisogna capire come aiutare questi ragazzi". 

Intanto, il tanto atteso incontro in carcere con i genitori è stato rinviato ai prossimi giorni, per preparare sia loro che il ragazzo dal punto di vista psicologico. Filippo sta prendendo lentamente coscienza di quanto ha commesso. Molto probabilmente, quando si svolgerà, saranno tutti assistiti da uno specialista. 

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