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Cronaca
16.12.23 - 11:120

Un'annata vitivinicola nella media in Ticino

Nel complesso, le uve raccolte sono di buona qualità. Il valore della vendemmia 2023 in crescita rispetto all'anno scorso

MORBIO INFERIORE – L’annata 2023 ha confermato l’ampia variabilità annuale delle condizioni meteorologiche al sud delle Alpi. Sull’insieme della Svizzera italiana, quella passata è stata un’annata meno rovente in paragone al 2022, ma comunque più calda rispetto alla norma, con una primavera meno soleggiata e inizialmente ancora secca, un’estate mite, ma molto umida con frequenti precipitazioni ed eventi che hanno apportato localmente cospicui quantitativi di acqua e frequenti grandinate. Il germogliamento, la fioritura e l’invaiatura della vite sono apparsi in linea con le medie fenologiche regionali.

I risultati dei controlli della maturazione delle uve hanno mostrato un andamento simile agli anni 2021 e 2020. A livello stagionale, la primavera è risultata nella norma per temperature e soleggiamento, ma con precipitazioni ancora deficitarie. L’estate è stata poco più calda del normale, con tre ondate di calore, la prima tra il 9 e l’11 luglio, la seconda tra il 16 e il 20 luglio e la terza dal 12 agosto al 25 agosto. I quantitativi di pioggia registrati sono stati nella norma o leggermente superiori. Gli eventi temporaleschi di luglio e di fine agosto hanno condizionato fortemente i quantitativi totali con apporti molto divergenti a livello locale. Il soleggiamento, grazie ad un mese di giugno molto soleggiato, è risultato generalmente di poco più abbondante della norma. Le buone condizioni meteo sviluppatesi dal mese di agosto hanno permesso ai grappoli di raggiungere livelli di maturità in linea con l’annata 2021. Settembre è stato molto caldo, con precipitazioni ancora sopra la norma e concentrate a fine mese e un soleggiamento poco superiore alla media. La vendemmia è avvenuta in condizioni nuovamente umide, con lo sviluppo localizzato e non generalizzato di alcuni focolai di marciume, ma nel complesso le uve raccolte sono di buona qualità.  

 Aspetti fitosanitari

Ad un inverno mite e con scarse precipitazioni è seguita una primavera con temperature generalmente nella norma e asciutta. Solamente nella terza decade del mese di aprile si sono susseguiti alcuni eventi piovosi che hanno favorito l’accelerazione della ripresa vegetativa e hanno potuto determinare le prime infezioni di peronospora e di black rot nelle varietà e parcelle più precoci. Sebbene la quantità delle precipitazioni avute nel mese di maggio sia stata prossima alla media pluriennale, la loro frequenza abbinata all’innalzamento delle temperature ha determinato un periodo particolarmente favorevole alle malattie fungine. Queste condizioni si sono protratte anche nella prima parte del mese di giugno, determinando attacchi di peronospora, a volte di forte entità, sia su foglie che su infiorescenze. I mesi di luglio e agosto sono stati più caldi della norma con precipitazioni generalmente abbondanti e fenomeni temporaleschi frequenti che hanno mantenuto elevata la pressione di peronospora e hanno determinato importanti danni da grandine in alcuni comprensori viticoli sia del Sopraceneri che del Sottoceneri.

A metà del mese di maggio sono state osservate le prime macchie d’olio di peronospora su foglie di vite nel Sottoceneri e successivamente attacchi di peronospora su infiorescenze, soprattutto nel basso Ticino. Lo sviluppo di peronospora larvata sui grappoli durante il mese di luglio e la progressione dei danni a carico della parete fogliare hanno determinato importanti danni produttivi in diversi vigneti su tutto il territorio cantonale. Nel complesso, le altre malattie fungine non hanno rappresentato un problema se non in casi sporadici o in zone e su varietà sensibili. Il monitoraggio delle tignole della vite ha fatto registrare presenze medio-basse di adulti che hanno determinato attacchi sporadici e generalmente contenuti. Durante il mese di luglio e la prima parte di agosto, in concomitanza con l’invaiatura e un clima generalmente umido, le popolazioni di Drosophila suzukii sono aumentate considerevolmente. Successivamente, a causa di un ritorno tardivo di caldo e la riduzione degli eventi piovosi, le popolazioni sono diminuite e si sono mantenute a livelli non preoccupanti per tutto il finale di stagione.

La presenza del fillominatore Aspilanta oinophylla è rimasta generalmente costante rispetto al 2022, mentre è stato riscontrato un aumento della cicalina americana della vite Erasmoneura vulnerata, soprattutto nel Sopraceneri. Nella zona infestata del Sottoceneri si è assistito a un calo delle catture di Popillia japonica e solo in alcuni vigneti fortemente infestati è stato necessario intervenire per evitare danni alla produzione. I monitoraggi della flavescenza dorata hanno confermato la presenza costante della malattia in quasi tutto il territorio cantonale, eccezion fatta per alcune zone marginali.  

Gradazione e quantità di uve Merlot vendemmiate e paragone con la media decennale

L’anno viticolo è stato caratterizzato da forti pressioni di peronospora e da piogge a metà vendemmia che hanno fatto rigonfiare gli acini. Considerando questi due fattori penalizzanti il 2023 è da considerarsi un’annata viticola media. La gradazione media delle uve Merlot conferite rispecchia appieno l’annata ed è inferiore di 1.46 Brix rispetto all’anno precedente dove anche i quantitativi delle uve Merlot sono inferiori del 2.70% rispetto all’anno precedente e del 6.3% rispetto alla media decennale. Nella Svizzera Italiana la vendemmia 2023 ha prodotto 6'184’851 kg di uva, di cui 5'143'814 kg di Merlot.

La gradazione media del Merlot con 20.84 Brix (86.72°Oe) risulta nettamente inferiore rispetto allo scorso anno (-1.46 Brix) ed anche un po’ sotto alla media decennale (-0.28 Brix). Si ricorda che la media determinante per i prezzi (vedi sotto) è una media ponderata.  

Prezzi e valore della vendemmia

Alla gradazione media ponderata determinante per la fissazione del prezzo delle uve Merlot, segnatamente 20.8 Brix (86.5°Oe) per il 2023, il prezzo base indicativo fissato dall’Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese (IVVT) è di 420 franchi al quintale. Il valore globale della vendemmia 2023 viene stimato in circa 25.66 milioni di franchi per il Ticino e 25.98 milioni di franchi per la Svizzera Italiana (che corrisponde a +0.18% rispetto allo scorso anno).

Superficie vitata registrata nella Svizzera Italiana

La superficie vitata, compresa anche la superficie non destinata alla produzione di vini commerciali, ammonta a 1'181 ettari, di cui il 15,1% sono uve bianche e il resto uve rosse (84.9%), con il Merlot che fa sempre la parte del leone con circa il 76% della superficie vitata totale.  Il rapporto completo sulla vendemmia, con superfici, produzione e gradazioni, sarà pubblicato sul sito www.ti.ch/agricoltura durante il mese di febbraio 2024.  

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