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Cronaca
09.01.24 - 17:290

Si lancia dal nono piano con in braccio la figlia di sei anni, il post d'allarme su Facebook: "Mio padre violento e aggressivo"

L'italo-svizzera che ha ucciso la figlia buttandosi dal balcone. Su Facebook ha anticipato l'estremo gesto: "Ecco perché ho dovuto farlo"

RAVENNA – È italo-svizzera la donna che ieri si è gettata dal balcone a Ravenna con la figlia di sei anni in braccio. Un grido forte, fortissimo. “No, mamma non farlo”. Sono le ultime parole pronunciate dalla piccola prima che la madre decidesse di gettarsi dal nono piano di una palazzina in provincia di Ravenna. Non c’è stato nulla da fare per la piccola e il cane, un meticcio nero, che la donna ha trascinato con sé in preda ai suoi demoni.

Prima di lanciarsi nel vuoto, la donna – una 41enne con anche il passaporto svizzero – ha pubblicato su Facebook un post di accuse (intitolato “perché ho dovuto farlo?”) contro alcuni familiari e in particolare contro il padre. Lo definisce “violento e aggressivo. E nessuno me lo tiene lontano. Mi perseguita. Il centro di salute mentale lo giustifica, fa finta di non capire. Il trionfo della violenza. Dopo le violenze, mio padre mi prenota un TSO”.

Insegnante di fisica e matematica, la donna era da tempo seguita per un disturbo della personalità. Al momento dei fatti, il marito si trovava in casa ma non si è accorto di nulla. Ad accorgersi e lanciare i soccorsi sono stati gli operai di un cantiere nelle zone. Ad accorgersi dei corpi gli operai arrivati in cantiere di prima mattina e alcuni vicini. 

La 41enne era cosciente al momento dell’arrivo dei soccorsi. Ora è ricoverata in ospedale in stato di fermo con l’accusa di omicidio.

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