CHICAGO - Chicago e il Midwest degli Stati Uniti sono da giorni nella morsa del freddo polare. Nella metropoli sul lago Michigan il termometro è sceso a -18 gradi centigradi, con non pochi disagi per la popolazione. Non solo le case sono rimaste congelate, ma anche le auto. In particolare, diverse Tesla - molto diffuse nel Paese - sono rimaste ferme senza riuscire ad accendersi. Il motivo? Il gelo estremo avrebbe causato una perdita di carico delle batterie, causando la panne. Com’è avvenuto anche ad Oslo, di recente stretta da una morsa di gelo con -30 gradi, dove gli autobus elettrici sono rimasti fermi.
Le file nei Supercharger Tesla si allungano a dismisura, e sui social fioccano le proteste degli utenti che denunciano la situazione invitando potenziali acquirenti a valutare molto attentamente l'acquisto di un'auto elettrica in zone dove gli inverni rischiano di essere particolarmente rigidi.
Lo scorso anno il problema del freddo aveva colpito le maniglie delle vetture di Elon Musk, impossibilitate ad aprirsi a causa del gelo; ora tocca alle batterie.
Ma cosa accade, esattamente? Le batterie litio-ferro-fosfato (Lfp) montate sulle Tesla dal 2023, influenzate dai processi chimici rallentati dal gelo, vedono una maggiore perdita di carica in queste condizioni estreme. Inoltre, per ottimizzare la ricarica ai Supercharger, le batterie devono mantenere una temperatura specifica. A causa di questa grave situazione, Tesla ha consigliato agli utenti di mantenere la carica della batteria almeno al 20% quando il veicolo è fermo.