COMO - Una gita in barca è una delle attività preferite per molti in estate. Non basta, però, scegliere una bella giornata di sole, noleggiare il mezzo e trascorrere piacevoli ore: servono i permessi giusti e soprattutto porre attenzione alla sicurezza, altrimenti il pomeriggio può trasformarsi in tragedia. Non tutti, però, seguono queste basilari regole.
Infatti, nei 518 controlli effettuati dalle unità navali della Guardia di Finanza, in 215 casi si sono notate delle irregolarità, che coinvolgono anche il Ticino: 142 sul Lago di Como, 87 sul Lago di Garda, 222 sul lago Maggiore e 67 sul Lago di Lugano.
È vero che molte barche non richiedono alcun titolo abilitativo per la condotta, questo non significa che non ci siano delle norme da seguire. E tanti non lo fanno o addirittura non le conoscono, agendo forse per superficialità. Tra le mancanze riscontrate, ci sono problematiche burocratiche, come l'assenza dei documenti di bordo, l’assenza o l’incompleta compilazione dei previsti contratti per l’utilizzo commerciale delle unità da diporto, e di sicurezza, come l’assenza dei mezzi di salvataggio e delle dotazioni di sicurezza prescritte. Infine, c'è anche l’utilizzo di unità da diporto per attività diverse da quelle cui sono adibite.