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Economia
18.09.18 - 20:490

"Se ti impegni, un lavoro lo trovi. E l'apprendistato è la via migliore"

Simone Sala ha vinto il premio come miglior installatore di riscaldamenti agli SwissSkills. "Stare sui cantieri quattro giorni la settimana insegna cosa vuol dire lavorare"

BERNA – Premiato come miglior installatore di riscaldamento agli SwissSkills, i campionati svizzeri delle professioni, Simone Sala è un 21enne entusiasta. “Sono felicissimo, è una cosa che proprio non mi aspettavo, sono davvero contento”.

Parlare con lui è l’occasione per sentire il parere di un giovane sul mondo del lavoro, sul sistema duale in una realtà che spesso spinge verso il liceo. 

Dopo le scuole dell’obbligo hai scelto di fare un apprendistato. Come è stato trovare un posto di lavoro: più facile o più difficile di quel che credevi?
“Sono stato un po’ agevolato perché mio padre lavorava nella ditta in cui siamo impiegati entrambi. Ha chiesto al nostro attuale datore di lavoro se potevo lavorare lì d’estate, per occupare il tempo. Il lavoro mi piaceva e dopo i tre mesi estivi ho domandato di poter fare l’apprendistato ed è andato bene! Volevo già fare questa professione, lo stage è stata un’occasione per impegnare l’estate e da lì è uscito un lavoro ed è andato tutto alla perfezione”.

Come sono stati gli anni dell’apprendistato?
“Molti produttivi. Ho sempre dato il meglio di me, ho avuto i miei risultati, anche a scuola. Frequentavo a Locarno, mi sono sempre trovato bene coi professori e non ho mai avuto problemi, ho raggiunto i miei traguardi. L’azienda mi ha tenuto e da quest’anno sono operaio”.

Come vedi, da giovane, il mercato del lavoro?
“Secondo me se una persona ha voglia di lavorare, di fare qualcosa e si impegna trova sempre un lavoro. Anche se non è quello ideale. Dicono che non c’è lavoro, per me sono teorie che non stanno in piedi. Adattandosi, qualcosa si trova. Penso ai miei amici, qualcuno ha avuto qualche difficoltà, altri stanno ancora studiando, altri si sono impegnati, hanno messo il loro massimo ed hanno ottenuto i loro risultati, trovando un posto”.

Secondo te il sistema di scuola e lavoro assieme è valido?
“Per me è il sistema migliore, non si può imparare un lavoro solo sui libri. Fare quattro giorni su un cantiere e uno di teoria è il modo ideale, impari cosa vuol dire lavorare”.

Però in Ticino si spingono i ragazzi verso il liceo… concordi?
“È vero, l’ho sempre sentito dire e lo vedo. I ragazzi tendono a puntare verso le scuole alte, pensando che con esse diventi una grande persona. Secondo me se ti impegni nel lavoro che desideri svolgere, non avrai problemi a diventare qualcosa di importante nella vita anche in un altro modo. Non è la scuola che fa quello che sei. Ci sono persone che si iscrivono all’università per fare chissà che e poi non riescono, non si impegnano o non hanno voglia e rimangono comunque sempre gli stessi”.

Cosa consiglieresti a un giovane che finisce le scuole dell’obbligo e non sa bene cosa fare?
“Per prima cosa di provare qualche lavoro, degli stages, per avere dei punti di riferimento. Poi dipende per che cosa si è portati, se si vede solo lo studio come vita e come metodo per proseguire, dico di puntare su quello. Ma anche un apprendistato è una grande occasione, se si ama il lavoro che si fa si possono ottenere ottimi risultati”.
E lui e ne è la prova, anche se fa il modesto. “Io sono sempre il Simone di una volta, la gente sa che sono arrivato primo, non si deve andare in giro a fare i grandi”.

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