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Economia
22.03.19 - 11:000
Aggiornamento: 15:12

"Venditore? Sì, so cosa vuol dire non poter pagare le fatture e ricevere precetti esecutivi"

Massimiliano Robbiani interviene nella discussione scatenata dall'osservazione di Gobbi sulla complementarietà dello stipendio di una venditrice. "Ed io ero gerente capo, figuriamoci se fossi stato solo venditore"

BELLINZONA – Si può vivere con un salario da venditore, oppure esso è destinato a essere complementare a quello di un’altra persona di famiglia, nonostante l’introduzione del CCL? La discussione l’ha scatenata Norman Gobbi, ritenendolo da affiancare a un altro, “dato che le venditrici sono di solito mogli o figlie di qualcuno”.

Massimiliano Robbiani, gerente di un negozio (un grande magazzino) per anni, vuole dire la sua. E, pur ragionando quando ancora non c’era il CCL, che non prevede comunque stipendi principeschi, concorda col suo Consigliere di Stato.

“Effettivamente anche quando ero gerente in un negozio e dovevo mantenere moglie e due figli mi capitava spesso di non poter adempiere al pagamento delle fatture. Ricordo che non sono mancati i precetti esecutivi, sono stati tempi non facili ed ero gerente capo... figuriamo se fossi stato solo venditore”, ci ha raccontato.

Un’esperienza che ha indirizzato anche la sua politica. “Ora la mia la situazione è migliorata perchè non ho più a carico figli e moglie ma facendo politica mi batto per il ceto medio e basso. So cosa vuol dire far fatica a poter pagare le fatture!”.

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