BERNA – Si torna a parlare di età di pensionamento. Ieri lo ha fatto l’OCSE, creando qualche malumore, oggi i giovani liberali svizzeri lanciano ufficialmente la raccolta firme per alzarla.
Facendo un passo indietro, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), considerato l’andamento demografico, ha spiegato che per finanziare il sistema a lungo termine sono necessari alcuni adeguamenti. Dunque raccomanda nello specifico di innalzare l’età pensionabile, ridurre il tasso di conversione del secondo pilastro e incentivare le persone a restare attive fino al pensionamento.
Ma fino a che età consiglia di lavorare? L’idea che in “una prima fase si fissi a 65 anni l’età pensionabile per entrambi i sessi”, poi “in una seconda fase la soglia dovrà essere aumentata in modo graduale fino a 67 anni e in seguito associata all’aspettativa di vita”. In pratica, alzabile a discrezione…
I giovani del PLR sostanzialmente ricalcano la medesima teoria. Infatti l’obiettivo ultimo è adeguare l’età pensionabile alla speranza di vita, alzandola dapprima a tappe di due mesi per volta sino a 66 anni per entrambi i sessi. Se l’idea si mostrasse vincente alle urne, entrerebbe comunque in vigore quattro anni dopo il sì, dato che l’età in cui si può andare in pensione deve essere conosciuta dal lavoratore almeno cinque anni prima di smettere di lavorare.
Servono, ovviamente, per l’iniziativa denominata "Per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile (Iniziativa sulle pensioni)", 100mila firme, da raccogliere entro il 5 maggio 2021.