BASILEA – Sono tagli importanti, quelli che Manor si appresta a operare. La ristrutturazione è cominciata nel 2019 e vuole andare verso l’obiettivo di accomunare acquisti online e fisici. Per questo, circa il 5% dell’intero organico verrà licenziato.
Si tratta di quasi 500 persone, 476 per la precisione, di cui 91 a Basilea e 385 nei grandi magazzini. Non si sa in che misura i licenziamenti toccheranno il Ticino, il comunicato del gruppo specifica che saranno coinvolte tutte le regioni, così come tutte le categorie di personale, anche se non ci saranno chiusure di filiali.
“Ci troviamo nel primo anno di un processo di trasformazione iniziato a fine 2019 e destinato a durare diversi anni. La crisi legata al coronavirus ha colpito duramente il settore del commercio al dettaglio, ma al contempo ha fatto da catalizzatore. L’accelerazione registrata dalle nostre attività di e-commerce corrisponde a un’evoluzione di circa due anni. Le tendenze degli scorsi mesi hanno confermato il nostro orientamento strategico”, ha detto attraverso un comunicato il Ceo Jérôme Gilg. “Il futuro di Manor risiede nella maggiore omnicanalità (ossia la presenza in parallelo di negozi fisici e della vendita online) e nella capacità di rinnovarsi più rapidamente in termini di offerte e servizi, ma anche nella creazione di nuovi partenariati, di una forte accelerazione digitale e di una maggiore agilità organizzativa”.
Per sviluppare ulteriormente il lato online, è stato nominato nominato un nuovo responsabile dello sviluppo digitale, Stefan Wetzler.
Per le persone licenziate è stato approntato un piano sociale.