Politica
18.01.17 - 18:300
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
Bühler, «gli apprendisti stregoni hanno sconfessato il popolo. Ecco come stiamo reagendo»
La votazione sulla tassa di circolazione risale a soli 20 mesi fa e ora il Consiglio di Stato ha alzato l'imposta di circolazione. Lanciata una petizione, si valuta il ricorso ed è pronto l'atto parlamentare
BELLINZONA - L'aumento dell'imposta di circolazione prevista a partire da quest'anno non è proprio andata giù all'UDC, e ad Alain Bühler in particolare. Sin dall'annuncio della misura l'ha criticata fortemente, e si è attivato: è pronta una petizione online, si studia la forma del ricorso e quella dell'atto parlamentare.
«Solamente 20 mesi fa la popolazione ha votato contro la tassa di circolazione, non è possibile ora fare marcia indietro alzando l'imposta di circolazione. Tra l'altro, ai tempi si diceva che le auto inquinavano troppo, ora che sono troppo verdi... già qui vedo una contraddizione», ci spiega lo stesso Bühler.
«Semplicemente, il Consiglio di Stato voleva incassare 6 milioni di franchi, mentre in realtà, come diciamo da tempo, si potrebbe risparmiare, e anche molto, se si mettesse mano all'Amministrazione cantonale. Non parliamo di licenziamenti, ma di non sostituzioni in ruoli che sono doppioni, e sono diventati probabilmente feudi politici. Invece, i cinque apprendisti stregoni hanno pensato di incassa facilmente aumentando la tassa...».
Ma, appunto, Bühler non ci sta. Online circola una petizione in cui si chiede che «vengano ripristinati i coefficienti per il calcolo dell’imposta di circolazione in vigore fino al 31.12.2016 e che per ogni futura modifica sia competente il Legislativo Cantonale con possibilità di referendare la decisione». Non sono solo gli esponenti UDC a presentarla (con Marchesi, Filippini e Paltenghi), ci sono per esempio le firme di Fabio Käppeli del PLR e del compagno di partito, consigliere comunale di Mendrisio, Giovanni Poloni.
Come precisa Bühler, si sta pensando anche a un eventuale ricorso, però si teme che questa via avrebbe scarse possibilità di successo. Rimane allora la possibilità di agire per via parlamentare, anche se in quel caso la tassa per il 2017 non potrebbe più essere modificata, e se tutto andasse bene se ne riparlerebbe nel 2018. Non è infatti possibile lanciare un referendum, come qualche media ha erroneamente scritto, ma è già quasi pronto un atto parlamentare che conterrà le stesse richieste che si leggono nella petizione. Sicura è la firma di Käppeli, altri granconsiglieri stanno valutando se aderire o meno.