Politica
25.01.17 - 19:300
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
Morisoli e il finto dibattito. «Nessuno vuol risanare le finanze, perché finché lo Stato fa deficit ci guadagnano»
Commenta la netta bocciature agli emendamenti suoi e di Pamini. «Fare una revisione dei conti vorrebbe dire tagliare i rami secchi su cui sono seduti.... Il voto è stato protezionismo politico»
BELLINZONA - Nella seduta del Gran Consiglio in cui si è discusso, e infine approvato, il Preventivo 2017, vi è stato anche il dibattito relativo agli emendamenti proposti da Sergio Morisoli e Paolo Pamini di Area Liberale. I due deputati chiedevano che, in caso non si riuscisse a portare delle proposte per risparmiare 20 milioni entro fine aprile, gli stipendi dei Ministri e i gettoni dei membri della Commissione della Gestione siano congelati. Sono stati bocciati a larga maggioranza, ma praticamente nessuno (tranne qualche riga sui quotidiani, un servizio su liberatv.ch e la nostra intervista a Pamini) ne ha parlato. Lo abbiamo fatto, ora, con Morisoli.
«Sulla stampa ho visto buio pesto, sembra la cronaca dei regimi che furono!», sbotta. «A pensar male, è stato fatto apposta. Vengono intervistati gli altri, noi di Area Liberale mai... Non serve a niente frignare contro i media, ad ogni modo».
Parliamone adesso, allora. Come è andato il dibattito dell'altro giorno?«È stato un dibattito finto. Quando in dicembre hanno fatto il teatrino di bocciare il Preventivo, probabilmente volevano solo fare un teatro e poi è andata troppo lunga: volevano mostrare quanto sono severi, speculando sul fatto che comunque avrebbero votato sì, mentre stavolta i partiti di Governo non si sono messi d'accordo bene. Si sono affrettati, fra Natale e ieri, a sistemare la cosa, dicendo di non poter mostrare che non ci sono su un tema così importante, votando il Preventivo, fingendo solo di togliere mezzo milioni a Bertoli. L'accordo c'era prima, c'è sempre stato. Vogliono far finta, per far vedere di essere tosti e cattivi, di inserire 20 milioni in più di risparmi, senza desiderarlo sul serio».
Dunque, è convinto che in realtà non c'è la volontà di risparmiare quei 20 milioni?«Se non hanno fatto abbastanza risparmi in otto mesi, se credono di poterlo fare in due mesi, ben venga! La questione, a me e Pamini, puzza. Hanno scelto di mettere qualcosa davanti al Preventivo, distogliendo l'attenzione da un documento che fa pietà. Il paese è tenuto all'oscuro, come se a dicembre non fosse successo nulla, e gli attori protagonisti del film di dicembre svolgono a gennaio esattamente lo stesso ruolo, col il risultato finale diverso del film. Non hanno però la coscienza di andare fino in fondo: se sono seriamente interessati a fare ciò che dicono e valutano di poterlo fare entro il 30 aprile, votando sì al nostro emendamento non sarebbe scattato proprio nulla. Non seviziamo o torturiamo i membri della gestione, chiedevamo loro di mettere tutto nero su bianco. Ci sono già le vie di fuga, invece... Durante il dibattito si è parlato di revisione dei compiti, di cui si parla da vent'anni, ma nessuno la farà mai, dato che significa taglio dei rami dove sono seduti. Quando mai i partiti vorranno tagliare i rami dove sono seduti i loro funzionari? Dire che si fa in due mesi una revisione dei compiti è prendere in giro il paese».
Come leggiamo il voto, con 61 contrari, ai vostri emendamenti?«È un voto di protezionismo politico. I partiti di governo hanno votato compatto, con un'alleanza che secondo me è stata tacita. Hanno preferito lasciare tutto com'è piuttosto che fare in modo che ad aprile qualcuno potrà chiedere che cosa hanno concluso».
Lei e Pamini siete delusi?«È stata la prova del nove verso i partiti che dicono sempre che vogliono la revisione dei conti. Quando si tratta di fare un atto formale con cui i 20 milioni vengono garantiti, si tirano indietro. Un conto è quello che affermano, un altro quello che fanno. Spero solo che non aumentino le entrate per far vedere che sistemano i conti. (scartabella i fogli relativi al Preventivo, cita articoli a favore della sua tesi, ndr). Io penso che l'ultima cosa che sta facendo oggi il Governo è lavorare per i 20 milioni».
Se non troveranno i 20 milioni, voi di Area Liberale vi muoverete o sarà troppo tardi?«Sarà certamente troppo tardi per il 2017, se non portano dei risparmi veri che incidono su quest'anno non serve a nulla. Se arrivano nel 2030 non saranno utili! L'articolo sui 20 milioni è la scappatoia, il contentino e il depistaggio del fatto di non aver fatto il loro lavoro col Preventivo. Hanno comprato tutti dicendo che non si apre più il capitolo su questo documento, dato che nessuno ne sarebbe uscito vivo. Per mostrare di essere più bravi hanno aggiunto 20 milioni, su dove andare a cercarli e che cosa succede se non si trovano, buio pesto. Avevamo indicato una via, ma non vogliono sentirsi dire nulla, bensì restare sul generico "bisogna trovare 20 milioni". Il problema non è che votano contro, ma che questi (i partiti di maggioranza, ndr) non voglio sentir parlare di risanamento delle finanze, perché finché lo Stato fa deficit ci guadagnano, così tengono i rami secchi su cui sono seduti».