Politica
24.02.17 - 11:110
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
Dolce morte, Ghisletta: "serve una Beltrarisposta. Dobbiamo capire se vogliamo regolamentare problemi spinosi o far finta di nulla"
Il granconsigliere socialista ha inviato un'altra interrogazione al Governo in merito all'universo Gasperini. "La popolazione è sensibile al tema, e si muovono i comuni: qualcosa va fatto"
BELLINZONA - "Non hanno risposto alla precedente interrogazione. Perché secondo me? Perché sono üregiatti, lo scriva pure". Raoul Ghisletta nel marzo 2016 aveva interrogato il Governo sul cosiddetto universo Gasperini, ovvero sul mondo che ruota attorno alla discussa figura della donna che sarebbe ora responsabile di almeno un caso di dolce morte a Chiasso.
Ieri ne ha inoltrata un'altra, aggiungendo alcune domande.
"Con la presente interrogazione rinnovo le richieste dell’interrogazione del 11 marzo 2016 al Consiglio di Stato, in particolare ribadendo la richiesta a sapere se non ritiene giunto il momento di regolamentare le “attività di dolce morte” in Ticino, per tutelare le persone che vi si rivolgono.
In effetti abbiamo notizie dai media di nuove “attività di dolce morte” previste a Chiasso:
- palazzina di Corso San Gottardo in zona residenziale attorno al quale è nato il caso che sarebbe riconducibile alla LL Exit (in precedenza Liberty Life), la cui presidente è Mariangela Gasperini (membro Ierardi Giuseppe), società che risulta radiata in quanto trasferitasi a Délémont in data 8.9.2016
- stabile di Via dei Pedroni 3.
Domande supplementari al lodevole Consiglio di Stato:
1. Chi opera dietro le due strutture sopracitate?
2. Quante sono in totale in Ticino e dove sono situate?".
Ma questa volta, ci sarà risposta? Poche ore dopo, anche Giorgio Fonio e Fiorenzo Dadò avevano inviato un atto per avere chiarezza. "Serve una Beltrarisposta", ironizza Ghisletta.
"La società evolve e cambia, occorre decidere se regolamentare i problemi spinosi o se chiudere gli occhi sperando che non succeda niente di grave.
In ogni caso le vie dell'Onnipotente sono infinite", aggiunge. "Credo che alla fine qualcosa il Governo dovrà fare in merito alla dolce morte, perché la popolazione è sensibile al tema. E consideriamo che anche le autorità comunali si muovono".