Politica
26.07.17 - 15:310
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
Caprara resta fermo sulle sue posizioni, "se avessimo proposto più di una persona saremmo stati accusati di arroganza"
Il presidente liberale, al rientro dalle vacanze, è convinto della scelta del suo partito. "I romandi non potevano rinunciare a presentare loro candidature. Verosimilmente il partito nazionale sceglierà un ticket a due"
BELLINZONA - Sono passati alcuni giorni da quando l'Ufficio presidenziale del PLR cantonale ha proposto Ignazio Cassis come possibile candidato alla successione di Didier Burkhalter in Consiglio Federale. Si avvicina anche la data del 1o agosto, quando il Comitato dovrà ratificare la scelta.
Il presidente Bixio Caprara è stato assente per qualche giorno di vacanza, e rientrato in Ticino è sempre convinto che puntare su una sola persona sia la decisione migliore, come spiega al Corriere del Ticino di oggi. "Avessimo proposto più nomi, quando il PLR svizzero aveva indicato di voler privilegiare una candidatura latina e non solo una candidatura italofona, saremmo stati facilmente accusati di arroganza volendo occupare tutto lo spazio. Insomma la soluzione perfetta non esiste ma esiste solo una proposta migliore delle altre in base a determinate premesse".
I nomi in gioco, oltre a quello di Cassis, che per il presidente "in questi giorni ha saputo rispondere focalizzandosi sui fatti e in modo molto pacato alle diverse sollecitazioni dimostrando una statura istituzionale di tutto rispetto", erano quelli di Laura Sadis e di Chrstian Vitta: escludere uno solo dei due avrebbe creato imbarazzo? "Il nostro partito in Ticino ha il privilegio di disporre di più personalità di grande spessore e di qualità ed è un bene che i media oltre Gottardo lo abbiano sottolineato. Qualora il posto in Consiglio federale fosse stato riservato esclusivamente alla Svizzera italiana si sarebbero potute proporre anche alternative diverse ma non mi sembra si sia in questa situazione".
Per quanto concerne la Romandia, in questi giorni si stanno facendo parecchi nomi. "Mi è sempre sembrato piuttosto evidente che difficilmente avrebbero potuto permettersi di rinunciare a proporre dei propri candidati", ammette Caprara, che prosegue: "le candidature annunciate recentemente in Romandia dimostrano che l’analisi fatta dal PLR ticinese è corretta; è da attendersi che vi siano candidature anche da alcuni cantoni romandi ed è verosimile prevedere che il gruppo parlamentare PLR presenterà un ticket a due con la presenza di una candidatura romanda e di una seconda della Svizzera italiana".
A chi rimprovera la sezione ticinese di aver scoperto le carte troppo presto, risponde che in questo modo chi aveva delle domande da porre ha avuto tutto il tempo necessario per farlo.