Politica
01.12.17 - 11:300
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
"Caro Dadò", Falò replica al presidente pipidino. "Abbiamo compiuto il nostro dovere: un'informazione corretta e documentata"
Fiorenzo Dadò è intenzionato a far avere una missiva in cui si difende a tutti i fuochi. Arriva la replioca della trasmissione RSI: "le trasmissioni del servizio pubblico sono sottoposte a verifiche e esistono vie istituzionali e giuridiche per chiedere giudizi sulle norme deontologiche"
COMANO - Il Corriere del Ticino qualche giorno fa ha pubblicato come anticipazione la lettera che Fiorenzo Dadò avrebbe intenzione di inviare a tutti i fuouchi del Cantone (per il momento, non è ancora nelle bucaletteri). Una missiva in cui parlava della troppa cattiveria che hanno colpito lui e la sua compagna, funzionaria del DSS, e in cui attaccava alcuni media, tra cui La Regione, la RSI e Il Café.
Se Matteo Caratti immediatamente, con un editoriale, dove non citava direttamente Dadò, ha replicato subito, Falò, la trasmissione che aveva mandato in onda un servizio approfondito che aveva svelato nuovi dettagli e rilanciato il caso Argo, in quel momento un po' dimenticato, si è presa qualche giorno prima di rispondere, via Facebook, in modo pacato. Ribandendo, in pratica, di aver solo svolto il proprio lavoro.
Ecco la replica: "Abbiamo preso atto delle anticipazioni di stampa sui contenuti della lettera che Fiorenzo Dadò ha spedito a tutti i fuochi del Canton Ticino.
La redazione di Falò e la RSI ribadiscono di avere compiuto, in tutte le trasmissioni andate in onda sul così detto caso Argo, il proprio dovere, che è quello di fornire un’informazione corretta e documentata.
Le trasmissioni del servizio pubblico sono sottoposte a verifica ed esistono le vie istituzionali e giuridiche per chiedere il parere dell’ombudsman o il giudizio dell’Autorità indipendente di ricorso sul rispetto delle norme deontologiche che regolano il nostro lavoro".