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27.01.18 - 15:300
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

Di nuovo... Pizzagalli. E Lugano rischia la paralisi economica. "Ci metto la faccia, e vi dico perché ricorro contro l'abbassamento del moltiplicatore..."

L'ex consigliere comunale leghista, già autore dei ricorsi in merito alle nomine per il LAC e per il logo, contesta l'abbassamento al 78% del moltiplicatore, rischiando che venga bloccato l'intero Preventivo. "Non mi sorprende", dice Tricarico, mentre Valenzano Rossi, "siamo come gli italiani"

LUGANO  – Ancora lui, verrebbe da dire. Patrick Pizzagalli, non nuovo a ricorsi contro le decisioni degli organi politici di Lugano (basti pensare al pasticcio del Consiglio Comunale per le nomine per il Consiglio Direttivo del LAC e al logo della Città…), è tornato a farsi sentire. Questa volta ha dato mandato all’avvocato Nicola Fornara di presentare un ricorso al Consiglio di Stato contro l’abbassamento del moltiplicatore della Città dall’80% al 78%.

Un abbassamento che era stato frutto di polemiche, voluto dal PPD per compensare l’introduzione della tassa sul sacco, che al momento del voto non aveva ancora un regolamento ma i cui introiti erano già stati conteggiati nel Preventivo. Il che aveva scatenato un putiferio, con la rabbia di Michele Foletti verso i consiglieri comunali, e botta e risposta infuocati.

“Per prima cosa è mancato un rapporto della Gestione sull’abbassamento del moltiplicatore, in più l’emendamento non è stato inoltrato entro il termine legale dei 10 giorni. Leggendo il rapporto commissionale, il numero 78 non compare mai. Nessuno ha analizzato questo scenario e per l’ennesima volta  abbiamo toppato su una cosa prevedibilissima, su una norma che fra l’altro è stata irrigidita per mettere i legislativi nelle condizioni di decidere al meglio”, spiega Pizzagalli al Corriere del Ticino, parlando di violeazionedell’articolo 162, capoverso 3, della Legge organica comunale. E di poco rispetto verso chi ha lottato per riequilibrare le finanze luganesi.

Non vi è un mandante politico: se qualcuno aveva pensato a Michele Foletti, visto come aveva preso il voto del Consiglio Comunale, il leghista smentisce (pur confermando che è stata fatta una figuraccia con tutta la questione) e Pizzagalli, che erano stato nel legislativo per il Movimento di via Monte Boglia, conferma che “ci metto io la faccia”.

E ora? Il rischio è che venga bloccato l’intero Preventivo, fermando quindi ogni spesa possibile per la Città di Lugano, a parte quelle delle uscite vincolate da decisioni precedenti e da quelle imposte da leggi superiori. Una paralisi per Lugano, insomma.

Il capogruppo pidino Michel Tricarico non si è detto sorpreso del ricorso, pur trovando strano che un ex leghista voglia alzare il moltiplicatore, e si augura una decisione in tempi brevi per non rischiare, appunto, di bloccare tutto. Stessa paura presente nella liberale Karin Valenzano Rossi, che però afferma “stiamo diventando come gli italiani: cerchiamo i vizi di forma per annullare decisioni prese democraticamente”.
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