BELLINZONA – Continua la polemica a distanza fra PS e UDC in merito al tema della violenza sulle donne, o meglio, i democentristi ribattono ai socialisti sull’argomento, insistendo su come essa sia aumentata a causa dell’immigrazione. Ma anche il PS non tace.
Settimana scorsa c’era stata una manifestazione a favore delle donne dopo che cinque di esse erano state aggredite da un gruppo di giovani fuori da una discoteca, una del quintetto era addirittura finita in coma (da cui è uscita). GISO e PS avevano partecipato alla marcia, Marco Chiesa li aveva bacchettati dicendo loro che tenevano nascosto come dei testimoni avrebbero parlato di aggressori con origini nordafricane.
Ieri Marina Carobbio, attraverso ticinonews.ch, aveva attaccato lo stesso UDC. “L’UDC ha sempre fatto di tutto per boicottare ogni tentativo di miglioramento della situazione: si è opposta alla ratifica della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne, e si è ripetutamente espressa in maniera cinica sulle vittime di violenza. Vorrei ricordare qui la dichiarazione della Consigliera nazionale UDC Andrea Geissbühler, secondo la quale le donne che si comportano in modo “sprovveduto” sarebbero co-responsabili dello stupro. Noi non abbiamo bisogno di un dibattito ideologicamente surriscaldato, ma di misure concrete e efficaci contro la violenza sulle donne!"
E il PS ha presentato cinque punti, a Berna, contro la violenza sulle donne. “Campagna di prevenzione “No è No”, ovvero un rifiuto va accettato come tale. “Rinforzare le offerte di consulenza e terapia”, oltre “alle case protette per le donne”, “reare un osservatorio indipendente” e “introdurre finalmente le misure per la parità”.
Su Facebook, Piero Marchesi, presidente dell’UDC ticinese, è passato al contrattacco. “Le donne socialiste hanno denunciato l’aumento della violenza sulle donne. Bene, condivido! Hanno in seguito proposto 5 misure per combattere questo fenomeno, proposte che servono a poco se non a creare burocrazia e costi aggiuntivi. Non hanno citato minimamente la vera causa dell’aumento della violenza sulle donne: l’immigrazione. È assodato che l’aumento dei casi di violenza è direttamente causato dall’aumento dell’immigrazione. Ma loro no, parlano d’altro e negano l’evidenza. Questa è vera ipocrisia al limite del fanatismo!”.