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Politica
06.02.19 - 12:360

Mordasini replica a 'Sergipronzini'. "Cercavamo apposta collaboratori con tare psichiche o problemi sessuali..."

Ironica risposta del redattore de Il Diavolo all'articolo di ieri dell'MPS. "Adesso so quanto sono importante per il PS, mi commuovo. Insomma, siamo una fabbrica di molestatori seriali"

di Corrado Mordasini*

Mi ritrovo a rispondere a un articolo un po’ squinternato degli amici dell’MPS, che poi sono Pino Sergi e Matteo Pronzini. Nell’articolo sulla loro pagina FB, si racconta che il Diavolo, con cui aveva collaborato quindici anni fa anche il funzionario del DSS recentemente condannato, era una specie di naturale substrato per criminali e ha in qualche modo coperto anch’esso la persona in questione.

Mi presento perciò di fronte al tribunale del popolo con schiena dritta e anima pura. 15 anni fa quel signore collaborava col Diavolo, verissimo. D’altronde lo hanno fatto pure Lorenzo Quadri ( si lo so, c’è da vergognarsi ma era giovane) e un centinaio di altri redattori nell’arco di 25 anni.

Il Diavolo faceva satira. Nelle teorie di Sergi e Pronzini, Il Diavolo era il braccio armato del PS. Poi però proseguendo nell’articolo, si lamentano che negli anni abbiamo preso per il sedere, nell’ordine: Werner Carobbio (alla sinistra del partito), Patrizia Pesenti (alla destra del partito) Marina Masoni (alla destra anche di se stessa), l’ala sindacale, in particolare Matteo Pronzini, chiamato con affetto dalla nostra rivista “il fido Pronzini” per la sua pedissequa fedeltà al leader Sergi. Per completezza cito anche altri dimenticati, come Manuele Bertoli e Saverio Lurati o papa Wojtyla per esempio.

Com’è possibile? Io un’ipotesi ce l’ho, forse facevamo davvero satira e questo spesso non piace, nemmeno al fido Pronzini e al luminoso leader Pino Sergi, che sono spiritosi come l’antigelo del tergicristalli.

Mi permetto ora di citare il commento che un internauta ha scritto sotto il pezzo di Sergipronzini, un po’ perché è più lucido di me, un po’ perché così non faccio la sviolinata pro Mordasini in solitaria.

“ .(…) questo "articolo" mi pare un gran minestrone, perfino un po' rancido da campagna elettorale. Si dice tutto e il contrario di tutto facendo leva su un argomento che non regge, ossia la satira. Leggo il Diavolo dai tempi in cui era allegato alla Regione, dunque da un ventennio abbondante. La satira è satira. (…). Dileggiare chi era troppo a sinistra (Carobbio) e chi troppo al centro (Pesenti) dovrebbe sconfessare quanto si afferma: perché la satira non guarda in faccia a nessuno. E non da ultimo, tutta sta cotoletta che ci azzecca rispetto a questo scellerato funzionario, il quale non farà ahinoi nemmeno un giorno di prigione?”

Faccio mie le sue parole: che ci azzecca questo? Leggo infatti sempre nel documento programmatico Sergipronzini:

“ (…) Non a caso il funzionario condannato fa parte di quella cerchia che ha animato questa rivista per molti anni …”

Non a caso? Effettivamente sono quasi certo che cercavamo apposta collaboratori con tare psichiche, problemi sessuali o condanne cresciute in giudicato per molestie. Lo sanno tutti d’altronde che scrivono molto meglio, perlomeno di certi parlamentari.

Proseguendo scopro che insieme a questa cricca, io avevo grandi responsabilità all’interno del PS. ( “…Una schiera di persone che avevano grandi responsabilità nel partito socialista…”).

Lo ammetto e faccio coming out: sono stato Consigliere comunale per una lista civica in cui c’era il PS per ben due legislature a Cadenazzo. Poi sono stato trombato e mi brucia ancora. 

La conclusione del ponderoso proclama ve la copioincollo qua sotto perché è un mirabolante ragionamento che riassume e ipotizza connivenze e coperture:

“ (…)Era quindi conveniente, tutto sommato, accettare modi e pratiche che avevano secondi fini deprecabili se, in cambio, continuavano a garantire all’esterno una capacità polemica e, soprattutto, di attacco agli avversari (da destra a sinistra). In altre parole, andava bene che qualcuno facesse, per conto del partito, il lavoro sporco. È proprio questa la responsabilità maggiore che si può rimproverare alle istanze di direzione del PS; un silenzio e una connivenza che hanno permesso a queste persone di continuare, indisturbate, a fare il bello e il brutto tempo; e che hanno aperto la strada a situazioni come quelle del funzionario condannato, sempre protetto dai suoi compagni di merende.”

Dunque il Diavolo non solo faceva satira (da destra a sinistra), ma copriva personaggi equivoci, compagni di merende (cit.), sapendo di farlo e, nella peggiore delle ipotesi, ha creato il terreno fertile su cui sono cresciuti certi fiori velenosi. Insomma, una fabbrica di molestatori seriali. 

Grazie Sergipronzini, per avermi aperto gli occhi. Finalmente so quanto sono importante per il PS, quasi mi commuovo. Attendo con trepidazione il vostro prossimo pezzo sulle scie chimiche o su Igor Righini che è in realtà un rettiliano, si capisce dallo sguardo vitreo quando incrocia Pronzini in piazza della foca.

"redattore de Il Diavolo

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