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14.05.19 - 12:230
Aggiornamento: 14:04

I leghisti tuonano: "I ticinesi hanno paura! Chiudete i valichi a tempo intederminato nel Sottoceneri"

Un gruppo di deputati del Movimento di via Monte Boglia invia una risoluzione a Berna. "Per i malviventi è semplicissimo risalire con il bottino sui propri mezzi e sparire al di là del confine. Sono persone spietate e violente"

BELLINZONA – “Sebbene il Consigliere federale Ueli Maurer lo scorso dicembre abbia ribadito il proprio "no" alla chiusura notturna dei valichi secondari in Ticino, il Ticino, invece, lo chiede nuovamente”. Non hanno dubbi, i deputati leghisti Massimiliano Robbiani (primo firmatario), Stefano Tonini, Daniele Cavarzasio, Omar Balli, Leila Guscio, Mauro Minotti, Amanda Rucher, Sabrina Aldi, Eolo Alberti, Boris Bignasca, Andrea Censi, Fabio Badasci, Bruno Buzzini, Sem Genini, Enea Pedrini.

Dopo i recenti episodi di furti con esplosione di bancomat, i valichi secondari vanno chiusi. Per questo inviano una risoluzione generale indirizzata al Consiglio Federale, al quale “si chiede di introdurre definitivamente e a tempo indeterminato la chiusura di tutti i valichi secondari del Sottoceneri ed in particolare nel Mendrisiotto durante le ore notturne”.

“A detta di Maurer gli sbarramenti notturni sperimentati nel 2017 hanno avuto un debole impatto sul tasso di criminalità transfrontaliera. Avessero evitato anche una sola rapina già sarebbe un risultato positivo! La soluzione proposta da Berna di dotare i posti di confine di barriere, che potranno essere abbassate solo in caso di necessità quando ad esempio la polizia organizza una ricerca è assolutamente inefficace perché prima ancora che sia dato l’allarme i malviventi hanno già varcato il confine”, scrivono i leghisti.

Dopo aver ricapitolato quanto deciso dal Consiglio Federale ormai due anni orsono, spiegano la situazione attuale. “È delle scorse ore l’ennesima rapina ad un bancomat con l’uso di esplosivi da parte di una banda di professionisti del crimine che per ora rimangono impuniti. Non è un caso che questi episodi avvengano di notte e in zone a ridosso del confine con l’Italia. È infatti semplicissimo per i malviventi risalire con il bottino sui loro mezzi e varcare tranquillamente il confine di Stato sparendo letteralmente ed eludendo qualunque controllo di polizia”, si legge.

“Il pericolo per i cittadini, oltre che per le cose ed i valori, è innegabile e questa situazione è percepita con grande preoccupazione da parte di chi abita nel Sottoceneri e nel Mendrisiotto in particolare. L’utilizzo di esplosivi denota la presenza di persone spietate che non esitano a far ricorso a mezzi violenti pur di raggiungere l’obiettivo. I ticinesi hanno paura e devono potersi sentire sicuri a casa propria”.

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