BELLINZONA – Anche il PS bellinzonese si scaglia contro Kering, usando termini ancor più duri di quelli dell’MPS.
“Kering è stata alla fine un’enorme truffa per il Ticino. Un capannone brianzolo isolato dalla realtà ticinese, una sede voluta solo per gli enormi vantaggi fiscali con lavoratori praticamente tutti frontalieri. Insomma, una presa in giro terrificante che dovrebbe fare vergognare chi questa realtà l’ha sostenuta e voluta”, scrive la sezione socialista della capitale.
Ed ora? “Ora che Kering se ne va, a noi rimangono le briciole e un capannone di migliaia di metri quadri. Il tutto in seguito all’inchiesta per evasione fiscale, che ha portato a un patteggiamento per l’enorme cifra di un miliardo e 250 milioni di euro”.
Riparte l’attacco: “Questa non è economia, ma un modo squallido di fare impresa, che viene sostenuto dalla nostra solita politica borghese, convinta che si risolva tutto col gettito fiscale. Sono gli stessi che ogni pochi mesi chiedono sgravi fiscali per le aziende, mentre le classi media e bassa devono pagarne le conseguenze”.
“Dire basta è sufficiente? No. Va cambiato il pensiero e il modo di agire, se no tra poco in Ticino rimarranno solo i ruderi di un’economia parassitaria e sterile”, conclude il PS di Bellinzona.