BERNA – "La Svizzera deve tornare a rinegoziare l'accordo quadro con l'Ue". Lo afferma l'ex consigliera federale socialista Micheline Calmy-Rey al SonntagsBlick.
"La situazione di stallo – dice – può essere superata, ma occorre prendersi il tempo per trovare un consenso interno, questo è decisivo. Il popolo ha l'ultima parola. E l'attuale proposta non ha buone chances alle urne. Se riusciamo a proteggere le condizioni di lavoro e i salari in Svizzera, nonché a creare un meccanismo diverso di risoluzione delle contese l'accordo riuscirà. Tutti sono interessati in tal senso".
Secondo Calmy-Rey, "il miliardo di coesione, cioè il secondo contributo svizzero all'allargamento dell'Ue, che per il Consiglio federale dovrebbe essere di 1,3 miliardi, va aumentato per mostrare la nostra buona volontà".