BELLINZONA – Il PS ha votato contro il Consuntivo e questo ha scatenato varie critiche, a partire dal PLR che ha accusato i socialisti (“da un lato vuole stare in governo ma si chiama fuori dalle responsabilità di governo. Il voto contrario sul consuntivo conferma la difficoltà del PS ad appoggiare soluzioni concordate in Governo che non trovano l’atteso sostegno in parlamento”), sino alla Lega, che ha tuonato durante la discussione che “se ne ricorderà a tempo debito”.
A rischio, dunque, il sì al Messaggio Governativo che legava misure fiscali a fondi per la scuola? “In democrazia bisogna trovare anche delle convergenze, altrimenti si entra in una logica di veti incrociati o di ricatti, per la quale ‘io ti voto una cosa se tu me ne voti un’altra’, con tanti saluti per l’analisi seria dei dossier”, auspica Manuele Bertoli, dalle colonne de La Regione, augurandosi che si trovi un accordo, magari diverso da quello del Governo, ma che si arrivi a un risultato.
Il Ministro si lamenta di come i dossier non stiano proseguendo in modo parallelo, dato che il progetto per la scuola sarà presentato parecchio tempo dopo quello fiscale, e tornando al possibile do ut des che il no al Consuntivo potrebbe innescare, sbotta: “legare un giudizio sul passato a quello che succederà nel futuro non mi pare molto lungimirante”.
Ancor più netto il vicepresidente socialista Fabrizio Sirica, che parla di un ricatto messo in atto da PLR, PPD e Lega. “Stavamo parlando del Consuntivo 2018, quanto è successo è davvero antidemocratico. Il pacchetto che comprende la Riforma fiscale e i fondi per scuola e socialità non c’entrava nulla con la discussione. Ci vogliono zittire, appiattiti su tutti i temi perché su alcuni non concordiamo. No, non va bene”, attacca.
“Mi stupisce una Lega così filogovernativa. Chissà che non abbia bisogno di comportarsi in questo modo per poi, un giorno, sganciarsi e fare opposizione magari sul risanamento della Cassa pensioni. Con le discussioni interne sulla loro identità e la legnata che hanno preso alle ultime cantonali magari sono un po’ nervosi”, rincara la dose.
Prima ancora di approfondire i dossier, dunque, è scontro.