LUGANO – Cristina Zanini-Barzaghi non si scompone di fronte agli attacchi di Lega (con un’interpellanza di Lucia Minotti) e UDC, che chiede addirittura le sue dimissioni “se ha tanta voglia di militare sul territorio in contrasto con il Municipio, del quale è parte”.
Da noi interpellata, si limita a poche parole. “La raccolta firme è qualcosa di cantonale e non comunale”, spiega, per intendere che non sta andando in contrasto col Municipio. “E ho raccolto solo alcune firme perché sono stata sollecitata dalla gente, per cui niente di che”.
“Mi sorprendono gli attacchi? Si vede che do fastidio”, è convinta, come pensa di non stare andando contro il suo Esecutivo dato che si parla di un oggetto cantonale, “non mi impegnerei in caso di lancio del referendum comunale”.
“La circostanza a Carona di cui parla Lucia Minotti è vera, ma d’altronde è capitato anche a me che mi chiedessero le firme in situazioni insolite e non mi disturba. Se è un attacco al referendum, va detto che non l’ho lanciato io: qualche persona mi ha chiesto come fare a firmare, perché non avrei dovuto?”.
Aggiunge che non ha parlato del tema coi colleghi del Municipio e per quel che riguarda il voto luganese, rimanda all’assemblea socialista di sabato, “pur rispettando il parere del Consiglio Comunale”.