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22.01.20 - 10:320

PLR, che succede a Morcote? Massimo Suter: "Il Municipio ha lavorato bene". E lancia la lista civica

Rimangono pochi giorni (lunedì scade il termine per presentare le liste), ma i tre municipali liberali non intendono tornare sui loro passi. Come si chiamerà la lista civica? Un’idea c’è già: “Morcote Viva”

MORCOTE – “Sono sorpreso e amareggiato per quello che è successo. Sono stati calpestati i più elementari principi democratici”. Così Massimo Suter, municipale uscente del PLR a Morcote. La Commissione cerca del suo partito ha deciso di non ricandidarlo, e la stessa sorte è toccata al suo collega Andrea Soldini, vicesindaco. Mentre un terzo municipale del PLR, Rinaldo Rinaldi, aveva già deciso di non ripresentarsi ed è entrato a far parte della Commissione che ha selezionato i candidati.

 

L’intenzione della Commissione era quella di proporre in lista per il 5 aprile soltanto il sindaco, Nicola Brivio. Ma dopo aver assistito a quello che è successo, Brivio ha deciso di correre su una lista civica, insieme a Suter e Soldini.

 

Rimangono pochi giorni (lunedì scade il termine per presentare le liste), ma i tre municipali liberali non intendono tornare sui loro passi. Come si chiamerà la lista civica? Un’idea c’è già: “Morcote Viva”.

 

Quello che è successo negli ultimi giorni, in particolare dopo l’assemblea sezionale di venerdì scorso, non è piaciuto a Brivio, che al Corriere del Ticino ha dichiarato: “Permettere che questo accada significherebbe venir meno ai miei principi. Questo non significa che io non sia più un liberale, ma questi atteggiamenti non mi piacciono e dunque è giusto che il giudice unico sia il popolo”.

 

Non si è capito bene perché i dirigenti del PLR di Morcote si siano cacciati in questo pasticcio a due mesi dalle elezioni. Si è detto che i tre liberali in Municipio hanno litigato troppo e poi c’era la questione delle deroga negata al vicesindaco Soldini, che è in Municipio già da 16 anni…

 

“Municipio litigioso? Non mi risulta – commenta Suter -, certo discussioni ci sono state, e ci mancherebbe, ma erano semplici divergenze di opinioni, confronti costruttivi e a beneficio della comunità. Questo mi pare un processo alle intenzioni, senza fatti concreti che giustifichino un repulisti del genere. Per questo ho deciso, insieme ai miei due colleghi, di rimettermi al giudizio degli elettori. Tutti e tre siamo convinti che il Municipio abbia lavorato bene”.

 

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