di Lorenzo Quadri*
A Lugano, ma non solo a Lugano, il cosiddetto centro PLR-PPD è precipitato nel caos.
Nel PLR di Lugano, colonizzato da radical-chic da aperitivo vip, per i liberali non c’è più spazio. Prova definitiva: il tentativo, abortito, di riciclare l’ex socialista Jacques Ducry, presidente sezionale del Numes, lo squinternato Movimento che vuole l’adesione della Svizzera all’UE. Ma ancora più basiti del caos su Ducry lascia il silenzio su Bertini. Il PLR di Lugano (e non solo) perde il suo uomo di punta ma non fa un piega: come se ad andarsene sbattendo la porta fosse stato il Gigi di Viganello.
In casa PPD la composizione della lista per il Municipio è stata una tragicommedia, gestita come non si gestirebbe nemmeno la bocciofila di Corippo, con tanto di invito ai candidati scelti dall’Assemblea a fare un passo indietro per lasciare il posto alla “grande esclusa”. Ed intanto la “grande intrusa” e la “grande esclusa” si prendono a borsettate sulla stampa.
Tra i due litiganti il terzo (Lega/UDC) gode? Attenzione a non abbassare la guardia. Sarebbe un errore fatale! Caos o non caos al centro, il nostro terzo seggio in municipio rimane A R a causa del probabile raddoppio a sinistra; raddoppio che avverrebbe non certo per meriti dei rossoverdi, ma semplicemente in conseguenza dell’isterismo climatico “à la page” (alimentato di proposito dalla Pravda di Comano).
Questo vuol dire che dobbiamo remare!
Mentre gli altri partiti si perdono in faide intestine, si occupano solo di giochetti di cadrega e non spendono una parola per i cittadini di Lugano, noi dobbiamo mettere i temi al centro.
Presto verrà pubblicato un articolato decalogo di proposte ed idee della Lega per Lugano. Il tandem PLR-PPD allo sbando non deve assolutamente diventare il pretesto per dormire sugli allori. Niente è scontato. Anche noi in questa elezione stiamo rischiando grosso.
Non dimentichiamolo mai! Illudersi sarebbe un errore fatale. Il risveglio potrebbe essere molto amaro.
*Municipale e candidato Lega a Lugano