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24.03.20 - 15:520

Stojanovic, Berna, le elezioni e... Bosia Mirra. "Il linciaggio al Consiglio Federale è fuori luogo"

Il politologo 'difende' Dumermuth, pur appoggiando le misure ticinesi: "Cosa doveva fare, mentire? Anzi ha detto che lo scopo è trovare soluzioni condivise. Con le elezioni, fatto tutto il contrario"

BERNA – “Un linciaggio fuori luogo”. Il politologo Nenad Stojanovic, ex rappresentante del PS, sui social dice la sua, pur precisando di sostenere le misure del Consiglio di Stato ticinese.
Ma reputa eccessive le polemiche.

“Quando c'era da criticare la Berna federale l'ho sempre fatto - ad esempio il 16 marzo quando nessuno dei 4 consiglieri federali presenti ha detto qualcosa in italiano (nonostante almeno 3 lo parlino abbastanza bene e il fatto che la crisi più grave sia in Ticino)”, ha scritto. 

“Ma il linciaggio mediatico che si è scatenato oggi sui social contro la Berna federale (e persino contro il Consiglio federale, che per ora non si è espresso) è assolutamente fuori luogo. Il direttore dell'Ufficio federale di giustizia, Martin Dumermuth, rispondendo anche a diverse domande dei giornalisti arrivate nei giorni scorsi, si è limitato ad affermare che la decisione presa dal governo ticinese non è conforme al diritto federale. Punto. Cosa doveva dire, lui che è il più alto funzionario federale chiamato ad esprimersi sulla conformità delle leggi e decisioni cantonali dal punto di vista del diritto federale ? Mentire? Anzi, a più riprese nella conferenza stampa ha cercato di smorzare i toni. Ad esempio ha detto (41'40'') che "Recht zu haben und Recht zu bekommen ist oft nicht ganz das Gleiche", per dire che un'impresa ticinese può presentare un ricorso - ai tribunali, mica a lui personalmente - contro la decisione e chiedere un effetto sospensivo ma non è chiaro se e quando il ricorso sarà accolto”, precisa.

Per proseguire: “Più tardi (1h02'00''), alla domanda della giornalista RSI ha detto che i cantoni sono responsabili dell'attuazione ("Vollzug") delle norme legali federali e che non la si può imporre al Ticino ("nicht durchsetzen kann"). Infine, ha concluso dicendo che lo scopo è di trovare soluzioni condivise ("Gemeinsame Lösungen finem .... Das ist das Ziel"). Quindi calma e gesso. Nonostante lo stress. E tanto per essere in chiaro: io condivido il margine di manovra politico che il governo ticinese ha ritenuto opportuno sfruttare in questo momento molto eccezionale”.

In altri post, ha lanciato due mini polemiche. La prima: “Rimandare le elezioni, in una democrazia, non è una buona idea. A maggior ragione in Svizzera dove tutti possiamo votare per corrispondenza. Semmai si possono rimandare delle votazioni (su referendum e iniziative popolari). Il governo ticinese ha fatto invece proprio il contrario”.

E la seconda, che potrà far discutere: "Not kennt kein Gebot" ... ovvero "necessitas non habet legem" (la necessità non conosce legge) ... scrivono i vertici di tutti i partiti di governo ... anche quelli che non tanto tempo fa condannavano Lisa Bosia Mirra , prima ancora che venisse processata, per avere aiutato dei profughi in stato di necessità.
Ne prendiamo atto”.

 

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