BELLINZONA - L'MPS ora l'ironia per commentare la decisione, paventata da tempo dal movimento stesso, dell'obbligatorietà delle mascherine alle scuole medie. E lo fa prendendo di mira ancora Manuele Bertoli, di cui aveva più volte chiesto le dimissioni, definendolo solo qualche giorno fa "sempre più arrogante, irrispettoso, inadeguato, autoritario nei confronti dei docenti e di tutti coloro che si permettono di esprimere il loro punto di vista critico sulla scuola".
Addirittura, l'MPS riportava una presunta risposta del Ministro a dei docenti di alcune scuole medie che chiedevano l'introduzione dell'obbligo della mascherina, in cui Bertoli accusava gli stessi di "non riuscire a resistere a lanciare illazioni infondate".
Ad ogni modo, oggi la misura è stata ufficializzata in conferenza stampa. "Infine Bertoli ce l'ha fatta!", scrive il Movimento per il Socialismo.
"Ha dovuto, ad esempio, continuamente spiegare ai docenti (che gli chiedevano da settimane di introdurre questo obbligo) che non era necessario, che le scuole non sono luogo di contagio, che poi, una volta usciti da scuola, i ragazzi la tolgono, etc. etc. Le stesse spiegazioni (qui addirittura per mesi) ha dovuto darle ai medici che, imperterriti, continuavano a tempestarlo di petizioni sostenendo che le mascherine dovevano indossarle tutti, anche i ragazzi delle scuole medie", prosegue l'ironia. "Ha dovuto infine richiamare l’attenzione dei colleghi di altri cantoni che, da almeno due settimane, hanno introdotto questo obbligo. Ma oggi, raggiante e soddisfatto, ci ha spiegato che le mascherine alle medie servono e sono utili e necessarie. Alla fine, ce l’ha fatta: come detto, non avevamo dubbi!"