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TiPress/Pablo Gianinazzi
Politica
10.03.21 - 16:530

Il ForumAlternativo attacca: "Scontro reso inevitabile. E dietro c'è un intento politico"

Il movimento vede "nn via libera politico a tale operazione di polizia dal classico duplice intento dei due piccioni con una fava", per oscurare le discussioni sul PSE e per raccoglier voti

LUGANO - A Lugano il tema dei molinari, dopo gli scontri dell'8 marzo alla stazione, è di stretta attualità. Il sindaco Borradori si è espresso a favore di uno sgombero, la Città dovrebbe discutere domani un rapporto in merito. Se ne parla anche a livello cantonale: domani ne discuterà la Commissione sanità e sicurezza sociale del Gran Consiglio e non è escluso che il dossier venga portato sui banchi del plenum già settimana prossima.

Intanto, prende posizione, con duri attacchi, il Forum Alternativo. "Il FA non rincorre gli eventi, ha lasciato decantare e preso tempo per comprendere quanto è successo l’otto marzo, giornata internazionale di lotta della donna. A Lugano, manifestare contro il patriarcato, il razzismo e l’islamofobia, non è tollerato e va duramente manganellato", si legge.

Ma per il movimento lo scontro era quasi qualcosa di inevitabile. "L’ingente dispositivo di poliziotti in tenuta anti sommossa, un presidio circondato senza lasciar via d’uscita, sono elementi indicativi di cosa sia successo quella sera in stazione. Nella scelta dell’uso della forza in una manifestazione, sia nella legge e che nelle forze di polizia, prevale un criterio: la proporzionalità dell’intervento. Se poco meno di un centinaio di persone stava manifestando senza creare particolari problemi d’ordine pubblico, la scelta di circondarli lasciandogli quale unico sbocco il marciapiede parallelo ai binari che sfocia sul parcheggio, ha portato all’inevitabile scontro", prosegue la nota.

Che va oltre: "È forte il sospetto di un via libera politico a tale operazione di polizia dal classico duplice intento dei due piccioni con una fava. Da un lato, oscurare il democratico dibattitto sulla parte speculativa abusivamente inserita nell’innegabile bisogno di nuove infrastrutture sportive cittadine, dall’altro quello di raccoglier voti presentandosi agli elettori come gli “uomini duri” che ordinano lo sgombero dopo i tafferugli".

ForumAlternativo rimarca come l'autogestione funzioni in molte altre città svizzere e attacca ancora: "Ancor più grave, lo sgombero sarebbe un atto politicamente irresponsabile in un momento così socialmente ed economicamente pesante. Non basta invocare la parola “dialogo” se poi lo neghi nei fatti. La nona città elvetica ha i mezzi e le capacità affinché pensieri e azioni diversi coesistano sul territorio senza problemi. L’omologazione culturale, sociale e politica, impoverisce una città. Al contrario, le differenze l’arricchiscono. Pensare di cancellarle col manganello, oltre che illusorio, è pericoloso".

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