LUGANO – Sta facendo discutere l'intervento di polizia al Parco Villa Saroli, dove gli agenti hanno utilizzato anche proiettili di gomma nell'operazione. Una vicenda che ora è finita anche sul tavolo del Municipio grazie a un'interpellanza dei consiglieri comunali Raoul Ghisletta, Edoardo Cappelletti, Mattea David e Aurelio Sagenti.
"Al ‘Salotto sonoro lampo’ – si legge nell'atto parlamentare – c’è chi parla di intervento sproporzionato degli agenti, mentre gli abitanti del quartiere di Lugano di ‘diritto alla quiete’. "Lo si viene a sapere con il passaparola, con messaggi ‘privati’ dove figura il luogo e l’orario. Quello dell’altra sera non voleva però essere un rave party, ma un momento di spensieratezza, un ‘Salotto sonoro lampo’ come è stato chiamato. Un canale spontaneo per incontrarsi, soprattutto per i giovani che a Lugano si sono ritrovati senza un punto di aggregazione, dall’ex Macello al Morel...". In molti, si parla fra i cento e i centocinquanta, si sono così dati appuntamento nella notte fra venerdì e sabato al parco di Villa Saroli, nel cuore della città. "L’età media era sui vent’anni, ma vi erano anche trentenni e oltre" ci racconta chi vi ha partecipato, «era gente che aveva solo voglia di festeggiare". Una festa però ‘non autorizzata’: "Succede questo se manca il dialogo con le autorità. So che fra alcuni giovani vi è stata la disponibilità a interagire con la politica locale, a seguire un canale più istituzionale, più legale, ma tutto è fallito, e se non sarà dato uno spazio a questi giovani credo che queste forme di aggregazione, probabilmente, non potranno che continuare"".
E ancora: "Così incomincia l’interessante articolo della giornalista Cristina Ferrari su LaRegione online del 19 settembre, che svela i retroscena dell’evento aggregativo giovanile denominato “Salotto sonoro lampo” e svoltosi nel Parco della Villa Saroli la sera di venerdì 17 settembre. L’accaduto risolleva la problematica della (non) messa a disposizione di spazi aggregativi per i giovani a Lugano".
Alla luce di quanto esposto, ecco le domande sottoposte al Municipio:
1) Come valuta la situazione della mancanza di spazi giovanili di aggregazione, sollevata dall’articolo? È disponibile ad un dialogo volto a trovare un’intesa che permetta a gruppi giovanili di organizzare in modo legale eventi aggregativi ricreativi e/o culturali, utilizzando luoghi e strutture pubbliche?
2) L’intervento della polizia a Villa Saroli ha comportato una carica e l’utilizzo di proiettili di gomma? Se sì, può indicare per quale motivo ciò avvenuto?