di Tessa Prati e Filippo Zanetti*
Può capitare a tutti di andare un po’ lunghi, a chi più, a chi meno. Poi c’è chi ci prende l’abitudine. Stiamo parlando dell’onorevole Valenzano Rossi. Mercoledì scorso durante la seduta del Consiglio comunale di Lugano, un’interpellanza di Raoul Ghisletta chiedeva conto degli scontri avvenuti tra il 17 e il 18 settembre tra polizia e giovani che si erano dati
appuntamento dando vita a una festa non autorizzata nel parco di Villa Saroli e dell’uso di proiettili di gomma.
La Municipale liberale, ha confermato l’utilizzo di proiettili di gomma da parte degli agenti e ne ha giustificato l’impiego sostenendo che era necessario e proporzionato, senza sostanziare i motivi. Risposta insoddisfacente! Come alla domanda "perché?" rispondere "perché sì!".
Ci volevano ben altre spiegazioni! Valenzano Rossi ha quindi fatto ascoltare della musica dal suo cellulare, dichiarando che fosse della 01.30 di quella notte. Cosa voleva dimostrare? Forse che a Lugano mettere la musica alla 01.30 di notte autorizza la polizia a utilizzare proiettili di gomma?
L’interpellanza intendeva dare alla Municipale la possibilità di spiegare le ragioni della durezza dell’intervento degli agenti e quindi giustificare e sostanziare la situazione creatasi a Villa Saroli. Dal tipo di risposta data si evince invece unicamente che gli agenti della Polizia comunale di Lugano avrebbero utilizzato dei proiettili di gomma, creando una situazione di reale pericolo, per il semplice motivo che c’era della musica ad alto volume oltre l‘orario consentito.
La Municipale PLR non solo ha dato prova di mancare di rispetto al Legislativo e alla popolazione negando un'esaustiva spiegazione dei fatti, ma ha messo gli agenti di polizia – persone impegnate nel fare il loro lavoro al servizio della comunità – in una situazione scomoda. Ha in sostanza fatto passare il messaggio che la Polizia opera con superficialità.
Noi ci rifiutiamo di crederlo e condanniamo questo tipo di approccio.
Purtroppo la Municipale liberale (che fino ad aprile sedeva sui banchi del Consiglio comunale) non è nuova a queste modalità che non possono che lasciare estremamente perplessi. Viene da chiedersi come risponderà quando si potrà parlare dei fatti all’ ex Macello. Errare è umano, perseverare è diabolico.
*Copresidenti PS Lugano