LUGANO - Lorenzo Quadri si toglie qualche sassolino dalle scarpe. Il vicesindaco di Lugano sarà Roberto Badaracco, del PLR, e non lui. Una decisione che ha fatto discutere e su cui Quadri vuole dire la sua, sottolineando come l'ago della bilancia sia stato il PPD, con Lombardi. Definisce il ruolo "infinfluente", però non risparmia attacchi ai liberali.
Ecco i suoi otto punti, dal Mattino della Domenica:
"1) In democrazia, piaccia o non piaccia al PLR ed alle altre ruote del triciclo, a fare stato sono i voti. Il resto sono inciuci e pastette. Il responso dei voti era chiarissimo. Prendere decisioni contrarie ai risultati democratici significa mancare di rispetto ai cittadini.
2) Anche in occasione della nomina del vicesindaco di Lugano si è visto il triciclo PLR-PPD-PS (quello che regala i miliardi dei cittadini elvetici all’UE) schierato compatto contro la Lega e contro la volontà popolare. Molto prevedibile. Niente di nuovo sotto il sole.
3) Quando il PLR deteneva la maggioranza in municipio, ha sempre preteso anche la carica di vicesindaco. E - finché aveva i numeri - l’ha anche ottenuta. Senza che nessuno si sognasse di contestargliela. Termini quali “condivisione” o “riequilibrio” erano del tutto estranei al suo vocabolario. Vengono scoperti solo adesso. Che strano, eh? E' evidente che si tratta di blabla finalizzati ad accaparrarsi cadreghe quando non si hanno più i numeri per occuparle.
4) Le elezioni comunali si sono tenute meno di 6 mesi fa. Da allora sono certo successe molte cose. Anche tragiche, come l’improvvisa scomparsa di Marco Borradori. Dal punto di vista dei rapporti di forza in municipio non è tuttavia cambiato nulla. La lista Lega-Udc ha il 35.1% dei consensi, staccando di netto il PLR, fermo al 23.9%. A parti invertite il PLR avrebbe graziosamente concesso, in nome di fantomatiche “condivisioni”, la carica di vicesindaco ad un esponente leghista, ed oltretutto di gran lunga meno votato dell’aspirante PLR? Non facciamo ridere i gallinacei…
5) Il PLR ha apertamente ricattato il Municipio. Ha minacciato di darsi al sabotaggio nel caso non avesse ricevuto ciò che pretendeva. E questo sarebbe l’(autocertificato) partito del Buongoverno? Inoltre, è dal 2013, ossia da quando l’odiata Lega è diventata partito di maggioranza relativa, che il PLR fa politica contro il municipio a scopo di campagna elettorale. E - ma guarda un po’ - così è stato anche quando già deteneva il vicesindacato. Per bersi adesso la favoletta che l’ex partitone compirà la virata a 180 gradi e diventerà collaborativo in cambio di una carica oggettivamente insignificante, bisogna essere molto boccaloni.
6) Il PLR ha preteso di rovesciare “pro saccoccia” le regole che esso stesso ha sempre applicato nell’attribuzione del ruolo di vicesindaco. Il PLR ha ricattato il municipio. Il PLR ha voluto cambiare l’assetto che il municipio si era dato solo in aprile. Il PLR ha dunque creato uno strappo. E questa dovrebbe essere l’alba di nuova era (?) fatta di collaborazione costruttiva dell’ex partitone? Siamo seri. Il PLR continuerà a fare quello che sta facendo dal 2013: ovvero mettere i bastoni tra le ruote al municipio perché la maggioranza relativa è del colore sbagliato. Nessuno ha dimenticato il profluvio di squallidi attacchi liblab a Borradori, solo perché sindaco leghista.
7) In un eccesso di zelo nei confronti del PLR, il Corriere del Ticino di venerdì ha evocato, citando fantomatici “addetti ai lavori”, un presunto problema di incompatibilità tra la professione di direttore del Mattino della domenica e la carica di vicesindaco. Siamo ormai ai Berufsverbot di stampo fascista: chi dirige un domenicale critico nei confronti della casta non può assumere un ruolo istituzionale malgrado sia stato votato dal popolo. Sarebbe interessante sapere chi avrebbe formulato una simile “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi) entusiasticamente sposata dal CdT. Comunque, nessuno in municipio ha mai sollevato perplessità del genere. Si tratta forse del parto di qualche dirigente del PLR luganese, uno (o una) di quelli che hanno condotto il partito allo sfascio, e che dimostra quanto “liberali” siano costoro?",