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01.04.22 - 17:310

Tassa di collegamento, Gobbi all'UDC: "Un'iniziativa non opportuna". La replica di Morisoli

"Norman può continuare tranquillo a progettare la vittoria elettorale, non sarà certo l’UDC ad essere una pietra di inciampo per il successo, men che meno quando vogliamo sgravare i cittadini da tasse inutili", scrive il democentrista

BELLINZONA - Botta e risposta tra Norman Gobbi e Sergio Morisoli sulla raccolta firme dell'UDC per abolire la tassa di collegamento. Il tema potrebbe decisamente infiammare la campagna elettorale e il Ministro leghista avvisa di come sarebbe ritenuta inopportuna, mentre il democentrista spiega che si tratterebbe di una mossa che darebbe seguito a quella che è l'opinione di sempre dell'UDC.

“Lanciare un’iniziativa per abolire la tassa di collegamento politicamente è legittimo, ma a mio avviso non è opportuno”, ha detto Gobbi, ospite a “Detto tra noi XL”, in onda mercoledì sera su TeleTicino.

Infatti una iniziativa contro un argomento importante della politica di uno dei Consiglieri di Stato della Lega, Claudio Zali, potrebbe spostare gli equilibri. Lui non avrebbe preso benissimo la volontà democentrista e qualcuno sostiene che in realtà potrebbe essere una mossa per attaccare il seggio proprio di Zali, a favore, chissà, di Marchesi.

Lega e UDC dovrebbero correre assieme, però la volontà dei due uscenti di ricandidarsi non lascia molto spazio alla possibilità di elezione di un democentrista. Il partito di Marchesi per contro non vorrebbe avere il ruolo di "spalla" nella campagna elettorale (leggi qui). E lo stesso presidente sarebbe pronto a candidarsi (leggi qui). 

Oggi Morisoli ha replicato a Gobbi attraverso Facebook. "Ölla Peppa! Cosa c’entri la tassa sui posteggi (pardon di collegamento) con le trattative elettorali è di difficile comprensione. L’UDC non l’ha mai voluta. Nel 2016 l’ha bocciata in GC, ha fatto la campagna contro per la votazione popolare. Poi ha presentato atti parlamentari per capirne l’attuazione visto che in ballo c’era anche il Tribunale Federale; l’ultimo nostro atto un’iniziativa parlamentare per abolirla ( bocciata in GC poche settimane fa). L’UDC ha fatto della protezione dei cittadini verso gli aumenti di imposte, tasse e balzelli di ogni specie uno dei suoi pilastri strategici da due legislature. Per questo abbiamo depositato una quindicina di iniziative di sgravi per lasciare più soldi nelle tasche dei cittadini e delle piccole e medie imprese".

"Se raccogliamo le firme per abolire la tassa non è né contro Zali o Gobbi ma è a favore dei ticinesi che devono usare l’auto per andare a lavorare e per vivere; mica per il lusso. Una tassa che fa ridere i frontalieri ma che pesa molto sul potere d’acquisto del nostro ceto medio, sempre più strizzato e con i salari in discesa e il posto di lavoro a rischio", ha proseguito.

Per terminare: "Nient’altro. Norman può continuare tranquillo a progettare la vittoria elettorale, non sarà certo l’UDC ad essere una pietra di inciampo per il successo, men che meno quando vogliamo sgravare i cittadini da tasse inutili".

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