BELLINZONA - "Alla luce delle recenti predazioni e delle sollecitazioni ricevute da parte dagli allevatori colpiti, il Consiglio di Stato ha approfondito oggi la situazione legata alla presenza del lupo in Ticino. Il Governo ritiene necessario proseguire con ulteriori approfondimenti giuridici sulle modalità di applicazione delle normative in vigore a livello federale, modificate di recente".
Quella odierna del Governo è una decisione che certamente non soddisferà i molti allevatori e politici che, alla luce delle predazioni di Cerentino e Novazzano, avrebbero voluto la testa del lupo, o meglio dei lupi. O quantomeno degli interventi immediati per garantire la sicurezza delle greggi. La presa di posizione del Governo arriva un paio di settimane dopo la clamorosa protesta di alcuni allevatori che hanno portato a Bellinzona le carcasse delle pecore sbranate in Valle Maggia.
Ma, come detto, il Consiglio di Stato, pur "consapevole delle problematiche derivanti dall’accresciuta presenza del lupo sul territorio ticinese" vuole procedere con i piedi di piombo, procedendo appunto "con ulteriori approfondimenti giuridici relativi ai recenti episodi di predazione avvenuti a Cerentino".