Filippo Piffaretti, esperto fiscale de I Verdi del Ticino, interviene nel dibattito lanciato martedì corso a Matrioska dal Consigliere nazionale Rocco Cattaneo, che ha invitato BancaStato a creare un fondo per sostenere l’efficienza energetica (LEGGI QUI ). Gli aveva risposto il direttore generale Fabrizio Cieslakiewicz (LEGGI QUI), e a quest’ultimo ora Piffaretti scrive per chiedere di collaborare al fine di favorire la transazione energetica.
di Filippo Piffaretti *
Egregio Signor Fabrizio Cieslakiewicz, presidente della Direzione generale di Banca Stato,
Banca Stato è attenta alle questioni sociali e ambientali, consultando il bilancio sociale e ambientale 2021 però, si osserva che queste questioni sono focalizzate alla gestione interna dell’istituto e trovano sbocchi molto limitati per quanto riguarda il contesto dove l’Istituto bancario opera, quindi il nostro Cantone. Lo spazio di miglioramento è enorme, non solo per Banca Stato, ma anche per le aziende distributrici di energia e per l’amministrazione cantonale. Occorrono sforzi congiunti per favorire ulteriormente la transazione energetica, favorendo maggior diffusione, in questo terribile contesto storico, delle più moderne tecnologie volte a garantire un utilizzo parsimonioso ed intelligente dell’energia a disposizione, risparmiando CO2 e permetteranno a più nuclei familiari e aziende di ridurre i loro costi/consumi, migliorando la loro impronta ecologica.
Mi riferisco in particolare all’istallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di immobili privati o commerciali, così come all’adozione di nuove tecnologie volte a renderci indipendenti dai vettori energetici fossili; propongo due misure da implementare a livello cantonale, volte a diminuire l’impatto finanziario, stimolando la nostra economia cantonale:
a) In primo luogo chiedo che gli installatori di pannelli solari, possano scontare in fattura, i sussidi cantonali, comunali e il risparmio fiscale sul costo dell’impianto, offendo così prezzi netti.
b) Secondariamente ritengo che i proprietari di impianti fotovoltaici debbano poter scontare, il controvalore di una parte della prevista produzione di energia futura in eccesso, al fine di garantire dei prestiti, che verranno ripagati tramite l’energia prodotta. Questi prestiti dovrebbero essere teso a migliorare energeticamente il proprio parco immobiliare, ad esempio finanziando l’istallazione di un nuovo impianto fotovoltaico, oppure per chi già ne possiede uno, finanziando altri lavori virtuosi (termopompa, cappotto, accumulatore di energia, nuove finestre, auto elettrica, o altro). Istituti bancari, aziende di distribuzione di energia e amministrazione cantonale dovrebbero farsi promotori di tali virtuosi sistemi di finanziamento.
Dobbiamo migliorare la collaborazione per favorire un percorso di decarbonizzazione, considerando i bisogni di famiglie e industria e implementando quelle soluzioni che già da tempo si sono rivelate vincenti. La ringrazio per il sostengo che l’Istituto bancario da Lei presieduto sicuramente vorrà accordare.
* Esperto fiscale dipl. I Verdi del Ticino