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16.11.22 - 09:550

PC e POP corrono assieme: "Una proposta politica chiara e coerente"

I comunisti non avevano trovato un accordo per trovare spazio sulla lista socialista e verde. I due partiti hanno approvato l'idea di unirsi, "per ricompattare i comunisti e consolidare la rappresentanza in Gran Consiglio"

BELLINZONA - Il Partito Comunista non figurerà sulla lista unitaria socialista e verde per le elezioni cantonali. Ormai si sapeva, le divergenze sono state tante e importanti, tanto da far naufragare un possibile accordo e escludere dunque i comunisti dal fronte rosso-verde. Il PC per contro correrà assieme al Partito Operaio e Popolare, in una lista unica per Consiglio di Stato e Gran Consiglio, "che possa essere un’alternativa credibile per chiunque ponga al centro il lavoro e il servizio pubblico, ma anche la pace e la neutralità del nostro Paese".

Lo rendono noto in un comunicato Massimiliano Ay per il PC e Gianfranco Cavalli per il POP. 

Viene ricostruita la nascita dell'accordo, sancito dalla conferenza d'organizzazione del PC del 15 ottobre e dalla assemblea del POP del 7 novembre, dove le basi di entrambi i movimenti hanno accolto la proposta. "In vista delle prossime Elezioni Cantonali e in considerazione dell'evolversi delle discussioni in merito alle alleanze del fronte progressista, il Partito Comunista (PC) e il Partito Operaio e Popolare (POP) già questa estate avevano intensificato un dialogo nell’ottica di costruire un’unità dei comunisti basata sui temi comuni e sulle lotte condivise. Negli ultimi tempi abbiamo realizzato infatti delle collaborazioni su questioni sia locali (campagna contro il decreto Morisoli, iniziativa popolare per il superamento dei livelli alle scuole medie, iniziativa popolare per il salario minimo, condanna delle condizioni di lavoro precarie dei corrieri presso Divoora e DPD) sia federali (campagna vittoriosa contro la nuova legge anti-sociale sul CO2, opposizione all’accordo quadro con l’UE, comuni proposte contro il rincaro, manifestazione contro l'aumento dei premi di cassa malati), così come di politica internazionale (mobilitazione contro la conferenza neo-coloniale sull’Ucraina con un approccio che mette al centro la neutralità della Svizzera e la necessità di assicurare una pace negoziata al conflitto in corso)".

Il tema neutralità insomma è molto sentito e sta animando il dibattito a ogni livello, negli ultimi mesi.

"Questa convergenza fra il PC e il POP è animata anche dalla coscienza che una reale opposizione deve rifuggire da una prassi meramente declamatoria e, senza perdere di vista un orizzonte di trasformazione sociale, deve sempre operare in maniera seria e propositiva per incidere in modo concreto nello stato di cose presenti", prosegue la nota, con un attacco dunque al PS e ai Verdi. 

"Nel pieno rispetto delle diverse identità, le nostre due forze politiche sono riuscite pertanto a mettere da parte le rispettive differenze e i passati strascichi per lavorare assieme nell’interesse delle classi popolari e del Paese. Alla base della rinnovata intesa vi è la volontà di promuovere una proposta politica chiara e coerente, di favorire un ricompattamento dei comunisti e di dare seguito al lavoro portato avanti positivamente negli ultimi anni. Elementi, questi, che conducono anche alla necessità di consolidare la rappresentanza comunista in Gran Consiglio (che conta ora due Deputati) e di sviluppare il lavoro politico anche in questa sede", sono gli obiettivi. 

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