BELLINZONA - La deputata ecologista Cristina Gardenghi, 28 anni il prossimo febbraio, ha comunicato di aver consegnato le proprie dimissioni dal Gran Consiglio, dove è stata eletta nel 2019, e dai Verdi del Ticino per motivi di salute. La giovane spiega di avere bisogno del tempo per riprendersi da un burnout che in questi ultimi mesi le ha impedito la partecipazione alle attività parlamentari e del partito.
“Negli scorsi mesi ho vissuto dei momenti particolarmente difficili che mi hanno portata a riconsiderare le mie priorità. Ora è il momento di occuparmi della mia salute e di riflettere su chi sono e su chi voglio diventare, e sento di non poterlo fare con le cariche e gli impegni politici che ho assunto”, scrive la deputata e ringrazia “le persone brillanti, stimolanti e appassionate, con cui ho condiviso le gioie e i dolori della politica attiva: è stata un’esperienza intensa e arricchente”.
Ma non son tutte rose e fiori: “L’attività politica – prosegue - ha aspetti logoranti: gli impegni che si susseguono incessantemente, la pressione mediatica, i temi complessi che richiedono un attento approfondimento ma allo stesso tempo una risposta binaria, i toni spesso aspri e poco inclini a un vero dialogo, la richiesta di essere costantemente ricettivi e performanti e di ipersemplificare ciò che non è sempre semplificabile. Ho preso il mio incarico e le sfide della nostra epoca molto seriamente, dedicando gran parte del mio tempo e delle mie energie alla cosa pubblica. Senza rendermene conto ho finito per esaurirmi e perdere di vista ciò che per me è davvero importante, e la mia salute ne ha risentito. Ora ho bisogno di spazio e di tempo, per ritrovare me stessa e per tornare a vivere secondo i miei valori”.
I VERDI: "DISPIACERE E GRATITUDINE"
I Verdi del Ticino hanno preso atto delle dimissioni della deputata “con dispiacere ma certamente con senso di gratitudine e riconoscenza. Persona estremamente generosa e genuina, Cristina Gardenghi – si legge in una nota del partito – non si è mai sottratta agli impegni di una carriera politica che l’hanno proiettata in poco tempo ad assumere un ruolo trainante sia in parlamento sia negli organi dirigenziali del nostro partito, portando parallelamente a conclusione la sua formazione in ingegneria ambientale e cominciando un lavoro di dottorato al politecnico di Zurigo”.