BELLINZONA - La sperimentazione per il superamento dei livelli alle scuole medie si farà. 52 deputati hanno infatti detto sì all'accordo trovato nelle scorse settimane da PS, Verdi, Lega e Centro. Del tema si parla da anni: i cosiddetti corsi A e corsi B, che dividono le classi durante le lezioni di tedesco e matematica, erano da più parti ritenuti discriminatori, poichè accedere a un corso B poteva sbarrare la strada per il proseguimento degli studi. Un'altra critica era che in terza media fosse davvero troppo presto per scelte decisive per il futuro di uno studente. Ma nonostante i dibattiti non si era mai arrivati a una proposta concreta e messa in atto di superamento del sistema a livelli.
Ora sei sedi potranno sperimentare alcune varianti: una codocenza per tutte le ore settimanali di matematica e tedesco, una codocenza svolta a gruppi ridotti e divisi in due classi differenti o ancora una codocenza per alcune delle ore settimanali delle due materie, con la possibilità in tutti e tre i casi di proporre un sistema a indirizzi opzionali.
Come previsto, il dibattito in Gran Consiglio è stato acceso e infuocato.
L'UDC aveva presentato con Pamini un emendamento che chiedeva di votare un credito quadro per la sperimentazione, facendo notare come il suo costo non era stato inserito a preventivo perchè non c'erano stati i tempi per farlo e come nessuno in realtà avesse mai detto chiaramente, se non Durisch nel corso di Matrioska, quanto sarebbe stato lo stesso. La proposta è stata bocciata.
Anche il PLR era contrario e ha portato un rapporto di minoranza dove chiedeva che la sperimentazione partisse solo a proposta da parte del Consiglio di Stato sostanziata, chiara e condivisa dal Collegio dei direttori, dai docenti, dagli esperti di materia, dai consulenti pedagogici e dalle associazioni magistrali. Per i liberali si sta procedendo con troppa fretta. Morisoli dell'UDC aveva anche chiesto di dibattere sul tema senza votare.
Alla fine, però, ad avere la meglio è stato il rapporto difeso dalla triade composta da Anna Biscossa (PS), Alessio Ghisla (Centro) e Michele Guerra (Lega), a testimonianza dell'accordo.
I contrari sono stati 26, con 4 astenuti.
“La questione dei livelli divide e fa discutere. Oggi la possibilità è data per fare finalmente un passo avanti”, ha commentato Bertoli. Per lui il voto odierno significa riuscire a portare a termine prima della fine della legislatura e di conseguenza della sua avventura in Consiglio di Stato (non si ricandida) il superamento dei livelli, un argomento spinoso di cui si parlava da anni.