BELLINZONA - In tempi non sospetti Danilo Forini attaccò Sergio Morisoli, reo a suo dire di fare "il braccio armato" del PLR, partito nelle cui fila aveva militato prima di passare all'UDC. Parole forti, quelle del socialista, che torna a prendersela con Morisoli in merito a uno dei primi temi caldi di questa legislatura che sta iniziando, ovvero la ripartizione dei seggi nelle commissioni.
Il PS infatti è sceso a due e ne rivendica un terzo a scapito del PLR, chiedendo di rivedere la legge in merito. La volontà socialista è di portare il tema davanti al Gran Consiglio, mentre i liberali si sono opposti fermamente (leggi qui).
Morisoli ha dato ragione al PLR e Forini non ci sta. Riprende dunque la sua teoria: "I pescetti che si alleano con i pesci più grandi per mangiarsi i pesci più piccoli. Dopo esserne stato il braccio armato per le politiche finanziarie restrittive e le politiche scolastiche segregative, continua la love story tra UDC e PLR anche in questa legislatura. Il figliol, se non prodigo, rimane fedele al nido paterno e Area liberale corre immediatamente in soccorso del Partito liberale (ex) radicale", scrive, per poi chiarire: "Per Sergio Morisoli la prima proposta di suddivisione dei seggi nelle commissioni, anche se evidentemente ingiusta e sproporzionata, va benissimo così com’è. Nemmeno vale la pena discuterne in Gran Consiglio".
"Con 12 deputati il PS avrebbe diritto a 2 seggi e il PLR, con 21 (meno del doppio), avrebbe diritto a 5 seggi (più del doppio). Chiunque capisce che c’è qualcosa che non torna! Invece quando si tratta di prevaricare le minoranze e mettere da subito all’angolo gli odiati socialisti, gli (ex ?) liberali dell’UDC sono in prima linea a difendere i privilegi del (ex?) partitone. Anche a costo di calpestare la proporzionalità e il buon senso".
"Comincia la caccia al piccione sparando sui socialisti subito dal primo giorno", prosegue e termina con un battagliero: "Ma noi non abbiamo nessuna intenzione di farci impallinare".