BELLINZONA - I dissidi interni al PS e l'attacco di Marco Chiesa: per Danilo Forini, deputato socialista in Gran Consiglio, è ora di unire le forze coi Verdi, per rispondere agli stimoli che arrivano sia da destra che da sinistra.
Da tempo infatti all'interno del Partito Socialista ci sono polemiche, scatenate dalla scelta del partito di candidare Marina Carobbio per il Consiglio di Stato (leggi qui): Amalia Mirante ha criticato più volte una lista che a suo avviso esprime solo una delle correnti di pensiero all'interno dei socialisti (leggi qui). I due copresidenti Riget e Sirica avevano scritto una lettera ai militanti per calmare i toni, chiedendo di far cessare "il fuoco amico" e spiegando che le decisioni relativamente alle candidature sono state prese in modo democratico (leggi qui). Nei giorni scorsi il vicepresidente Roncelli ha dato le dimissioni (leggi qui), facendo parlare di scissione.
Ieri poi Marco Chiesa dell'UDC ha detto che "il nostro libero paese andrà in malora se non riusciremo a fermare l'avanzata rosso-verde" (leggi qui).
Oggi a intervenire via social è stato Danilo Forini, che vede "in atto un evidente e furioso attacco contro coloro che hanno una visione socialdemocratica ed ecologica del futuro. L’UDC di Marco Chiesa (lo stesso di Gobbi-Marchesi-Bignasca-Morisoli) ringhia contro la minoranza rosso-verde come se da decenni non fossero loro « a fare e disafare ». Il PLR ha epurato la sensibilità social-radicale e, pur impoverito da questa perdita, non perde l’arrogante vizio di arrogarsi il ruolo (ormai consegnato alla storia) di «partitone »: che sia a Berna, in Gran Consiglio o per il sindacato di Bellinzona", spiega.
"C’è un’unica maniera per resistere a questi duri attacchi a livello nazionale, cantonale e comunale: l’unione delle forze in un forte movinento rosso-verde. Abbiamo l’occasione non solo di resistere, ma di alimentare entusiasmo e finalmente di trovare a medio termine una maggioranza mai nemmeno avvicinata. É il momento di unire le forze, consolidare i temi che ci avvicinano, confrontarci democraticamente su quelli che ci dividono integrandoli in una visione plurale".
Dice così la sua anche sul momento vissuto in casa PS, invitando a guardare oltre le elezioni: "Ma lasciamo perdere le lotte personali per le «cadregh ». Anzì, per i posti in una lista. Passate le cantonali, ci saranno le federali e poi le comunali. Mica tutto comincia e finisce solo con il secondo posto socialista nella lista al Consiglio di Stato. Pensiamo al bene del nostro territorio e delle persone che ci vivono. Abbiamo una grande opportunità. È il momento di cambiare marcia! Viva la lista socialisti e verdi".
Tornando a quanto detto da Chiesa, Forini ha pubblicato un ulteriore post: "Leggo sui media le parole di Marco Chiesa, presidente svizzero UDC: «Chi vota rosso-verde non vota per una Svizzera ecologica, ma bensì per una Svizzera di cemento, sovrappopolata, con montagne di rifiuti. «La sinistra, i buonisti e i verdi» vogliono aprire i cancelli della Confederazione al mondo intero, in modo che gli svizzeri debbano lavorare per « i richiedenti di asilo fannulloni » di tutto il pianeta». Sono disgustato e purtroppo sono parole talmente scorrette e xenofobe che fanno vacillare la possibilità di rispetto dell’avversario politico. Poi però leggo: Chiesa ha anche reso omaggio al Consigliere federale uscente Ueli Maurer, definendolo «uno dei membri di governo migliore di sempre ». Allora mi rilasso. Capisco che il presidente UDC sta scherzando. Che sagoma! Un comico davvero".