BELLINZONA - Si moltiplicano i rave party illegali in varie parti del Ticino, soprattutto dopo che in Italia questa tipologia di feste è stata vietata. Il liberale Tiziano Zanetti interroga il Consiglio di Stato per capire se ne è a conoscenza e che provvedimenti eventuali pensa di mettere in atto.
"Molto ha fatto discutere e preoccupare quello promosso ai piedi della Greina in Pian Geirett, in una zona protetta e molto sensibile dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, quello organizzato sul Monte San Giorgio, in località Serpiano, in pieno territorio protetto UNESCO e quello fortunatamente spento sul nascere in località Sant'Antonio in Valle Morobbia", riassume così gli ultimi avvenimenti, ricordando poi i "drammatici risvolti dell'evento organizzato nel Canton Grigioni presso la Diga della Roggiasca che aveva visto il decesso di una giovane".
"Tutti questi eventi sono evidentemente illegali e non tocca al sottoscritto descrivere quanto avviene nel corso di queste "feste". Evidenti e molto gravi sono le risultanze che le stesse lasciano!", aggiunge. "Più significativo è invece chiedersi quali sono gli strumenti e le modalità che il Consiglio di Stato intende adottare soprattutto per tutelare le persone, i proprietari dei fondi (in gran parte Patriziati) e per sopperire ai danni che generano".
Le sue domande sono:
"1. Il Consiglio di Stato è al corrente di questa situazione?
2. Se affermativo, quali sono le misure preventive messe in atto?
3. Quanti eventi illegali sono stati individuati sul territorio cantonale nel corso dell'ultimo anno?
4. In caso di constatazione, quali sono le procedure adottate verso i partecipanti e gli organizzatori?
5. Chi si occupa della pulizia dei terreni lasciati sempre in condizioni indescrivibili?
6. Il Consiglio di Stato finanzia il ripristino dei terreni?
7. Non si ritiene opportuno inasprire le leggi in merito a questi eventi?"