BELLINZONA - Con la chiusura sia del tunnel ferroviario che di quello autostradale del Gottardo, la mobilità è tornata, se mai se ne era allontanata, in prima pagina nelle preoccupazioni di molti partiti svizzeri e ticinesi. I Verdi Liberali, da tempo schierati a favore del discusso pedaggio al Gottardo, chiedono interventi immediati, consapevoli che presto, anche in presenza del secondo tunnel, si dovrà chiudere l'attuale per rifacimento. Desiderano anche un potenziamento delle linee ferroviarie e dei collegamenti aerei per il Ticino (nel rispetto però dell'ambiente).
Posto che "queste problematiche non riguardano solamente il settore dei trasporti, ma hanno rilevanti implicazioni economiche e impattano la vita quotidiana di coloro che risiedono in Ticino" e che "la difficoltà di spostamento, sia per merci che per persone, sta causando notevoli disagi e sta influenzando i flussi di traffico con conseguenze che al momento non possono essere quantificate ma sicuramente rilevanti", ritengono che "sia fondamentale adottare una prospettiva a lungo termine per affrontare in modo efficace questa complessa questione. Necessari i risarcimenti ma non fermiamoci lì, alla gestione delle emergenze. Bisogna pianificare con strategia e lungimiranza guardando alle modalità di trasporto su strada, ferrovia e aerea per garantire una connettività stabile e affidabile con il resto della Svizzera".
"L'idea di aprire quattro corsie stradali quando il secondo tunnel sarà completato fra nove anni è teoricamente allettante, ma non praticabile nel breve termine. Tra nove anni, dovremo comunque affrontare la chiusura dell'attuale tunnel per un periodo prolungato di ristrutturazione. Pertanto, non possiamo illudere la popolazione con soluzioni che non saranno applicabili prima di almeno 15 anni. La necessità di finanziare lavori di gestione e manutenzione delle infrastrutture è urgente, e riteniamo che l'utilizzo dei proventi del pedaggio stradale, proposto dai Verdi Liberali per gli attraversamenti alpini su strada, debba essere seriamente considerato per soddisfare tali esigenze. La manutenzione di un tunnel rappresenta un costo significativo, e il finanziamento disponibile per le strade nazionali è attualmente insufficiente", spiegano.
Parallelamente, vanno affrontate le sfide sulle linee ferroviarie. "Siamo consapevoli della necessità di considerare il traffico passeggeri, il trasporto di merci e le soluzioni di navetta per alleviare la congestione stradale. Attualmente, disponiamo solo di due canne ferroviarie, una delle quali è dedicata al traffico merci per lunghi periodi, mentre l'altra è stata dirottata per il traffico passeggeri. Entrambe queste arterie sono afflitte dalla congestione. Proponiamo un potenziamento e un utilizzo ottimale delle infrastrutture esistenti, come il passo del Sempione, come suggerito dai Verdi Liberali in un'interpellanza al Consiglio di Stato. L'impiego dei proventi del pedaggio stradale potrebbe essere una fonte di finanziamento adeguata per tali iniziative, contribuendo così a migliorare le connessioni ferroviarie nel cantone".
Per quanto riguarda il Ticino, "crediamo che possa beneficiare di collegamenti più efficienti con il resto della Svizzera attraverso il settore dell'aviazione, a patto che vengano utilizzati carburanti sostenibili (SAF) o velivoli elettrici. È essenziale sviluppare una strategia avveniristica per sfruttare al meglio questa opportunità. In conclusione, le sfide nei trasporti rappresentano un tema critico per il Ticino, e richiedono un'azione strategica a lungo termine. Siamo impegnati a lavorare con tutte le parti interessate per sviluppare soluzioni che garantiscano una connettività affidabile e sostenibile con il resto della Svizzera, garantendo al contempo il benessere economico e la qualità della vita dei nostri cittadini".