LUGANO - Le alleanze si possono fare anche fuori dalle liste: la porta insomma non è chiusa. Il PS di Lugano commenta con serenità quanto comunicato oggi dai Verdi: i due movimenti non correranno assieme per un Esecutivo alla cui corsa gli ecologisti non parteciperanno nemmeno.
"Quanto traiamo dal comunicato odierno de i Verdi di Lugano sono le volontà di rafforzare la loro presenza in Consiglio comunale, avere una maggiore incisività nei confronti di un Municipio a maggioranza di destra e non da ultimo, non mettere in pericolo la presenza di un Municipale progressista nell’Esecutivo", si legge nella replica socialista.
"La vera scelta è quella di non partecipare, neanche presentando una propria lista alla corsa al Municipio. Tale decisione è un segno di rispetto e unione nei confronti dell’area progressista", proseguono i co-presidenti Tessa Prati e Filippo Zanetti, che "come PS Lugano condividiamo gli indirizzi de i Verdi, concordiamo sull’importanza del legislativo e sottolineiamo che le alleanze si possono fare anche fuori dalle liste".
Per quanto concerne le critiche rivolte sia al PS in generale e alla Municiaple Cristina Zanini Barzaghi in particolare, "esse sono date dal loro punto di vista e certamente non nuove, d’altronde senza divergenze non saremmo due entità diverse. Con i Verdi c’è stato un leale e franco confronto sullo stato della politica luganese, sugli obiettivi dell’area e sulle modalità con le quali questi obiettivi possono essere raggiunti".
"A Lugano come altrove, in fatto di alleanze, 1+1 non ha mai fatto 2: le elezioni cantonali lo hanno nuovamente confermato. Un sano confronto e una sana attenzione su quelle peculiarità che i nostri due partiti hanno e che ci differenziano possono essere un interessante modo per rafforzare l’area in Consiglio comunale", concludono.