Ieri il Gran Consiglio ha eletto due procuratori pubblici – Alvaro Camponovo e Fabio Losa - e una giudice supplente – Chiara Ferroni – al termine di una settimana di polemiche infuocate. Nonostante le durissime polemiche degli ultimi giorni, la maggioranza del Parlamento ha tirato dritto. Ma la bagarre politica ha riaperto il dibattito sul metodo di elezione dei magistrati.
C’è chi rilancia l’elezione popolare, chi l’elezione di una squadra di procuratori a cui delegare poi la scelta degli altri magistrati del Ministero, chi propone il sorteggio, chi ritiene invece che l’ultima parola debba spettare al Gran Consiglio, come ora. Si è parlato di interferenza dei partiti nelle nomine, di interessi personali, di inciuci, di Manuale Cencelli giunto al capolinea…
Ha fatto clamore l’appello di 10 ex procuratori, che hanno scritto alla presidenza del Parlamento chiedendo che i magistrati vengano scelti solo in base alla competenza e all’esperienza. La questione ha provocato forti tensioni in casa Lega, con le dimissioni (che forse rientreranno) del capogruppo Boris Bignasca.
Insomma, è successo di tutto e di più. La capogruppo del PLR, Alessandra Gianella, ha parlato di “uno spettacolo pietoso e a tratti grottesco”, il presidente del Centro Fiorenzo Dadò, di far west e di “metodi vergognosi” per infangare persone che hanno avuto l’unica colpa di candidarsi.
Una bagarre che richiama alla mente quella scoppiata nell’autunno del 2020 quando il Consiglio della magistratura propose la bocciatura di 5 procuratori in occasione del rinnovo decennale delle cariche.
E ora che succederà? Ci saranno riforme o correttivi – e quali? – o ci si scorderà tutto fino alla prossima bagarre? “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, diceva il Principe di Salina nel Gattopardo di Tomasi di Lampedusa…
“Giustizia e politica: la grande bagarre” è il titolo di Matrioska in onda questa sera alle 19,30 su TeleTicino. Ospiti di Marco Bazzi, Andrea Manna, vicedirettore La Regione, Jacques Ducry, già deputato e procuratore pubblico, Matteo Quadranti, deputato PLR, Maurizio Agustoni, capogruppo Il Centro, Giuseppe Sergi, deputato MPS e Alessandro Mazzoleni, vice coordinatore Lega.