ticinolibero
TiPress/Francesca Agosta
TeleRadio
16.05.23 - 11:040
Aggiornamento: 15:14

Questa sera a Matrioska: "Il Palazzo della discordia"

Al centro del dibattito la controversa "cittadella della Giustizia" nell'ex edificio che ospitò la Banca del Gottardo. Ecco gli ospiti e gli altri temi

MELIDE - Con i tempi che corrono e i chiari di luna che si prospettano dal profilo finanziario, rischia di saltare la realizzazione della “cittadella della Giustizia”. L’operazione che prevede l’acquisto e la ristrutturazione da parte del Cantone del maxi Palazzo firmato dall’architetto Mario Botta che ospitò la Banca del Gottardo e la BSI fatica a trovare una maggioranza politica. Un’operazione che, a conti fatti, costerebbe circa 230 milioni di franchi. Nell’edificio, oggi sede della banca EFG, secondo il piano del Consiglio di Stato dovrebbero trovare spazio il Tribunale penale, quello d'appello e i servizi amministrativi del luganese come l'Ufficio dello stato civile. Mentre nell'attuale Palazzo di Giustizia, che verrebbe ristrutturato, rimarrebbero le autorità inquirenti: Ministero pubblico, Magistratura dei minorenni e Polizia cantonale, oltre ad altri uffici, come quello del registro fondiario.

La maggioranza dei partiti non è però d'accordo, ha spiegato Matteo Quadranti, ex presidente della gestione e relatore del messaggio sul palazzo di giustizia: "Alcuni sono contrari alla centralizzazione della giustizia a Lugano. Altri ritengono che il costo complessivo sia esagerato. Infine i due stabili avrebbero delle superfici in esubero".

Finora l’unico partito favorevole all'intero progetto è il PLR (con parte della Lega). Dalla Gestione potrebbero due rapporti, uno di maggioranza e uno di minoranza. Ma c’è anche l’ipotesi di chiedere al Governo di evitare di andare in aula e di presentare un nuovo messaggio. In questo caso si tornerebbe ai piedi della scala. La Giustizia “ha da tempo bisogno di spazio e di una soluzione definitiva dal punto di vista logistico – ha detto il ministro Norman Gobbi, sottolineando che non esiste un Piano B -. Siamo arrivati a questa soluzione dopo un lungo percorso di analisi. E questa soluzione ha raccolto l'adesione di tutte le autorità giudiziarie coinvolte”.

Anche il Consiglio della magistratura nel suo rapporto annuale ha sottolineato l’importanza del progetto: si tratta di garantire alle istituzioni giudiziarie “standard minimi a livello di spazi, sicurezza, supporto tecnologico e igiene: non è un lusso, ma la condizione minima per poter lavorare in un contesto decoroso”.

“Il Palazzo della discordia” è il titolo di Matrioska  in onda questa sera alle 19,30 su TeleTicino. Ospiti di Marco Bazzi, Fiorenzo Dadò (Centro) Boris Bignasca (Lega), Samantha Bourgoin (Verdi), Ivo Durisch (PS), Matteo Quadranti (PLR) e Tiziano Galeazzi (UDC).

Nel corso del dibattito si parlerà anche del controverso tema dei radar: in questi giorni il Centro ha presentato una mozione chiedendo che il Consiglio di Stato elabori e pubblichi delle linee direttive da rispettare nel posizionamento delle postazioni di controllo di velocità e che nelle eventuali contravvenzioni sia dato conto agli automobilisti dell’applicazione delle linee direttive. “Radar: prevenzione, sicurezza e trasparenza… ma per davvero!” è il titolo dell’atto parlamentare di cui ha riferito oggi il Corriere del Ticino.

Altro tema, ormai costante in questi mesi: le finanze cantonali. Il consuntivo 2022 ha chiuso con un leggero avanzo di esercizio, ma il Governo dovrà presentare nelle prossime settimane le misure di risparmio per far fronte a un preventivo in profondo rosso e per dar seguito alla condizione posta dal Gran Consiglio: deficit massimo di 80 milioni. E trovare i soldi per far quadrare il bilancio sarà un compito molto difficile.

Potrebbe interessarti anche
Tags
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile