LUGANO - Non tutti a Lugano sono favorevoli a dedicare una via a Giuliano Bignasca. A dieci anni dalla scomparsa del fondatore della Lega dei ticinesi - ora ne sono trascorsi undici - la sezione luganese del movimento aveva presentato un'interrogazione affinché gli fosse dedicata una strada della Città. Ma, come vedremo, l'esito della procedura è tutt'altro che scontato.
A riferire del caso è l'edizione odierna della Domenica. Dopo la richiesta leghista il Municipio ha incaricato la Divisione cultura di effettuare un’analisi sulla presenza di ex sindaci ed ex municipali nello stradario comunale. Risultato: solo agli ex sindaci, e non tutti, è stata dedicata una via. L'unica eccezione è rappresentata da Giorgio Salvadè, ex municipale leghista, cui l’anno scorso il Municipio di Lugano ha deciso di dedicare la nuova strada che collega Via La Santa e Via Merlina, a Viganello, dietro al nuovo campus USI-SUPSI. Un omaggio per il contributo portato da Salvadé per la realizzazione dell'Università.
Un contributo non meno decisivo per la realizzazione dell'USI, lo portò senza dubbio Giuliano Bignasca insieme all'ex sindaco Giorgio Giudici e all'ex Consigliere di Stato Giuseppe Buffi. Ma nel caso del fondatore della Lega la Commissione stradario parrebbe orientarsi verso un preavviso negativo, poiché il personaggio viene giudicato "divisivo".
Il parere della Commissione è tuttavia solo consultivo. La decisione finale spetta al Municipio come ricorda, intervistato sempre dalla Domenica, il vicesindaco e capo dicastero cultura Roberto Badaracco: "L’obiettivo è di presentare un rapporto in autunno. In seguito sarà il Municipio a doversi esprimere. Anche in caso di preavviso negativo da parte della Commissione stradario, il Municipio potrebbe decidere altrimenti, se ci dovesse essere una maggioranza favorevole a intitolare una via a Bignasca".
Di sicura la Lega di Lugano non intende mollare e anzi ha già identificato la potenziale "via Bignasca", come spiega Andrea Sanvido, primo firmatario dell'interrogazione: "Noi abbiamo pensato alla strada che conduce alla Foce del Cassarate, poiché è stato il Nano ha promuovere la riqualifica che l’ha resa così bella. Ma i meriti di Giuliano Bignasca sono tanti. Aspettiamo di vedere cosa propone il Municipio e, se necessario, ci rifaremo sentire".
La vicenda riporta alla mente le numerose polemiche da oltre confine sulla decisione di intitolare l'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. Ma Berlusconi è morto da appena un anno, tanto che sulle tempistiche della scelta, promossa dal ministro dei trasporti Matteo Salvini, si sono espressi criticamente anche i figli dell'ex presidente del Consiglio italiano.