Sanità
20.04.18 - 17:000
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
"Se lo stallo perdurasse, pronti a intervenire. Ma ci auguriamo che il Governo convochi le parti e che anche da parte dell'EOC ci sia disponibilità"
Il Gruppo "Grazie Cardiocentro", che cresce di giorno in giorno, si è riunito ieri per valutare gli esiti della riunione fra l'ospedale del cuore e il Consiglio di Stato. "Positiva la disponibilità dei Ministri. Speriamo che anche il CdA dell'EOC colga l'occasione per riallacciare il dialogo, senza più arroccamenti"
BELLINZONA - Ieri pomeriggio si è riunito il Gruppo "Grazie Cardiocentro", dopo l'incontro fra il Consiglio di Stato e i rappresentanti dell'ospedale del cuore. C'è soddisfazione, come viene detto in un comunicato, per "gli esiti positivi e per la sensibilità all'ascolto manifestata dai Consiglieri di Stato e la disponibilità del Governo ad assumere il ruolo di mediatore nella vertenza con l’EOC. Si tratta di un primo passo importante nella direzione da noi auspicata". Ci sono dunque fiducia, ma soprattutto speranza che tutto si possa risolvere in modo concordato, con la disponibilità anche dell'EOC.
"Al contempo il Gruppo ha vagliato le varie opzioni sul tavolo che potrebbero portare a una soluzione positiva della vicenda", si legge.
Pur non essendo prerogativa del gruppo occuparsi delle trattative "riteniamo tuttavia auspicabile che il Consiglio di Stato convochi quanto prima le parti per capire se c’è margine per riavviare i negoziati. Un margine che forzatamente passa dalla disponibilità da parte dell’EOC a rivalutare certi arroccamenti manifestati negli ultimi mesi".
La speranza non è rivolta solo al Governo, ma ci si augura anche "che il Consiglio d’Amministrazione dell’Ente ospedaliero sappia cogliere, come un’occasione per riallacciare una dialogo aperto e costruttivo, quel sentimento popolare manifestatosi così calorosamente da oltre 1’000 cittadini che, in pochi giorni e da ogni angolo del Cantone, hanno aderito alla nostra iniziativa".
Per quanto concerne il Gruppo “Grazie Cardiocentro”, esso "continuerà nella sua azione raccogliendo adesioni e sensibilizzando la popolazione rispetto all’assoluta necessità, per il bene dei pazienti ticinesi, di mantenere anche in futuro un Cardiocentro libero e indipendente. Al contempo proseguirà, ritrovandosi regolarmente, il suo lavoro di analisi della situazione e di elaborazione di proposte volte a trovare una soluzione positiva nell’interesse dell’intero sistema sanitario cantonale".
Ma è pronto a scendere in campo, pur non specificando come. "Qualora la situazione perdurasse troppo a lungo nell’incertezza, o peggio, nella logica del muro contro muro, il Gruppo si riserva la facoltà di proporre azioni più incisive. Tuttavia, Ia soluzione largamente preferita resta quella del raggiungimento di un accordo tramite un negoziato tra le parti, grazie alla mediazione del Consiglio di Stato", termina la nota.