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Sanità
08.05.19 - 17:270

Cardio e EOC, riparte il tavolo delle trattative con Boas Erez come 'facilitatore'. E l'iniziativa potrebbe essere ritirata

Se, come auspicabile, le aspettative saranno soddisfatte, il Consiglio di Fondazione del Cardiocentro ha dichiarato la propria disponibilità a chiedere ai promotori dell’iniziativa popolare “Grazie Cardiocentro” il ritiro formale dell’iniziativa

BELLINZONA - ll Consiglio di amministrazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) e il Consiglio di Fondazione Cardiocentro Ticino (FCCT) si sono incontrati oggi, alla presenza del Consiglio di Stato, con lo scopo di definire una procedura trasparente e condivisa volta a costruire una soluzione sul futuro del Cardiocentro, nell’interesse del sistema sanitario cantonale.

Nel corso dell’incontro, svoltosi in un clima costruttivo, si legge in una nota congiunta, “il Consiglio di amministrazione dell’EOC e il Consiglio di Fondazione del Cardiocentro hanno esposto le rispettive posizioni e hanno formulato alcune proposte di carattere generale volte a superare le difficoltà e le incomprensioni dell’ultimo anno. Il Consiglio di Fondazione si è detto disponibile a valutare lo scenario di una “governance” unica EOC, quindi un Cardiocentro integrato nell’EOC, analogamente ad istituti come lo IOSI o il Neurocentro, a condizione che tale progetto di governance garantisca – anche in futuro – un’ampia autonomia medica, scientifica, nonché gestionale e finanziaria, che consenta di mantenere l’eccellenza nelle cure assicurata a tutta la popolazione negli ultimi vent’anni, grazie ad investimenti puntuali e adeguati in ambito clinico”.

Nel colloquio tra le parti, prosegue la nota, “è stata posta particolare attenzione alla questione relativa al personale del Cardiocentro. La FCCT ha ribadito la necessità di garantire la ripresa da parte del nuovo datore di lavoro di tutti i contratti degli attuali collaboratori dell’istituto alle medesime condizioni. Al termine dell’incontro i due Consigli hanno quindi deciso di riprendere le trattative attraverso un “tavolo di lavoro”, che sarà composto di medici primari, rappresentanti del personale e delle direzioni di EOC e Cardiocentro. Nel ruolo di “facilitatore” è stato indicato il professor Boas Erez, rettore dell’USI, che si è messo a disposizione delle parti a titolo personale. Obiettivo di questo gremio sarà quello di approfondire gli aspetti prettamente tecnici e organizzativi del nuovo Cardiocentro, in modo da poter garantire, nell’interesse primario dei pazienti, l’operatività dell’istituto nel momento in cui la Fondazione Cardiocentro verrà sciolta a fine 2020.

Simultaneamente, il Consiglio di amministrazione dell’EOC e il Consiglio di Fondazione del Cardiocentro si metteranno al lavoro alla ricerca di una soluzione condivisa per quanto attiene agli aspetti legati alla governance, nell’ambito dello scenario di un Istituto integrato nell’EOC con l’ampia autonomia gestionale sopracitata”.

Infine le conclusioni e la tempistica: “Sia il tavolo tecnico, che i due Consigli ritengono di poter terminare i negoziati entro la fine dell’estate. A conclusione dei lavori, EOC e Cardiocentro si impegnano sin d’ora a voler dare avvio, in modo celere e pragmatico, alle procedure giuridico-legali volte a definire il futuro dell’istituto. Se, come auspicabile, le aspettative saranno soddisfatte, il Consiglio di Fondazione del Cardiocentro ha dichiarato la propria disponibilità a chiedere ai promotori dell’iniziativa popolare “Grazie Cardiocentro” il ritiro formale dell’iniziativa. Sarà premura dei due Consigli coinvolgere il Consiglio di Stato sull’evoluzione e sui risultati dei lavori”.

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