BERNA - "Sono molto preoccupata. Chi paga i premi deve essere tutelato e per questo abbiamo bisogno di misure immediate per contenere i costi della sanità", ha detto oggi direttrice di Santésuisse Verena Nold. Servono, a suo dire, misure immediate. L'Ordine dei Medici del Canton Ticino non ha gradito le sue dichiarazioni, definendole irresponsabili.
Secondo Nold, bisogna ridurre i costi dei farmaci, aumentati ancora, e fare in modo da non autorizzare troppi nuovi medici ove ve ne sono già, garantendo al contempo un numero sufficiente di dottori dove mancano. Inoltre, a suo avviso si deve passare a un sistema per le cure ambulatoriali basato su tariffe forfettarie, dato che ritiene che l'attuale tariffario dei medici lasci troppo spazio a fatturazioni eccessive.
L'Ordine die Medici non è per nulla d'accordo, anzi. "Le affermazioni date sull’andamento dei costi sono faziose poiché si basano su dati parziali (fatture emesse a inizio 2024) riferiti al periodo novembre-dicembre 2023 caratterizzati da un elevato numero di casi COVID-19 e epidemia influenzale. Pertanto queste dichiarazioni sono irresponsabili e non possono essere in nessun modo scientificamente utilizzate per fare delle proiezioni sui premi 2025", si legge in una nota, che poi rincara la dose: "Saremmo grati se quando si parli di sanità ci fosse più responsabilità civile e onestà intellettuale. Non è la prima volta che santésuisse presenti proiezioni fondandosi su dati parziali senza peraltro che gli stessi siano stati legittimati dal BAG (Ufficio Federale di Sanità Pubblica)".
Per quanto concerne la tariffa medica ambulatoriale, "concordiamo che non è più aggiornata! Tuttavia ci chiediamo perché la stessa santésuisse abbia bloccato per anni la revisione del tariffario medico (TARDOC) nonostante questa sua consapevolezza. Dal 2019 l’Amministrazione federale ha fatto una proposta tariffaria, il TARDOC, che è neutrale dal punto di vista dei costi e che prevede un monitoraggio degli stessi. Il TARDOC potrebbe anche essere combinato con delle tariffe forfettarie, tuttavia finora non esistono tariffe forfettarie che soddisfano i requisiti di legge".
"Per concludere, la nostra impressione è che santésuisse sia favorevole a un freno dei costi perché vuole vendere di più assicurazioni complementari, se la LAMal venisse razionata", termina l'attacco. Infatti, Nold aveva anche citato, come possibile misura, desidera un intervento da parte di Governo federale, ospedali, medici e compagnie di assicurazione sanitaria se i premi aumentano troppo rispetto ai salari.