MASSAGNO - Fabio Regazzi è carico come non mai. La sfida che inizia sabato a Massagno – best of five come si dice in gergo sportivo - è di quelle storiche. Perché storica, se arriverà, sarà la vittoria. Per la prima volta da quando è stata fondata quasi 60 anni or sono - la Spinelli Massagno, la prima squadra della SAM, si gioca la finalissima del campionato svizzero. E il presidente suona la carica rivolgendosi a giocatori e tifosi. Ben consapevole, però, che sul campo avversario c’è la corazzata del basket nazionale, la stratitolata Olympic Friborgo. Ma, comunque vada, sarà un successo.
“Sono orgoglioso del percorso che abbiamo fatto e che ci ha portato fin qui – dice a liberatv l’imprenditore e consigliere nazionale - perché la squadra di una piccola realtà come Massagno è riuscita a primeggiare nei confronti dei club delle grandi città svizzere. Certo che sono carico, molto carico, inevitabilmente nervoso, ma anche fiducioso, perché la squadra ha le carte in regola per giocarsi la sfida a viso aperto e vincerla”.
Già arrivare in finale è stato un risultato straordinario per un piccolo club come il nostro, aggiunge Regazzi. Ecco perché comunque vada sarà un successo. A fine gennaio la Spinelli Massagno ha vinto la Coppa della Lega, poi a inizio aprile ha perso la finale di Coppa svizzera proprio contro il Friborgo. La vittoria in campionato sarebbe dunque anche una sorta di rivincita.
“In questa stagione abbiamo giocato 4 partite contro il Friborgo, 3 delle quali di campionato, con due vittorie a testa. Compresa la finale di Coppa che abbiamo perso siamo dunque 2 a 2. In campionato siamo arrivati a pari punti con l’Olympic, ma avendo vinto più scontri diretti abbiamo il vantaggio del fattore campo, nel senso che in caso di parità il quinto match, quello decisivo, lo giocheremo in casa”.
Pur tenendo i piedi ben piantati per terra, Regazzi è convinto che sarà una sfida equilibrata, dove saranno i dettagli a fare la differenza. “Anche se il Friborgo ha il vantaggio dell’esperienza in scontri a questo livello, e una struttura più professionale, con un budget quasi doppio rispetto al nostro, ci faremo valere: la SAM è un club a gestione ‘famigliare’, molto basata sul volontariato, mentre dall’altra parte abbiamo una squadra di professionisti. Scaramanticamente, dico che abbiamo il ruolo degli outsider, perché sulla carta l’Olympic è comunque favorita. Ma se riusciremo a far valere le nostre qualità, rimanendo concentrati e con la giusta cattiveria agonistica, ma evitando anche di cadere nelle provocazioni degli avversari, ce la possiamo giocare. Abbiamo già dimostrato di poter battere l’Olimpic ma per la finale dovremo alzare ulteriormente il livello del nostro gioco e sfoderare prestazioni quasi perfette: sarebbe fondamentale vincere i primi due incontri in casa, quello di sabato e quello di martedì prossimo, per poter poi andare a Friborgo disponendo di tre match-point. Nosedo, la palestra del centro scolastico di Massagno, dovrà essere un fortino inespugnabile e il pubblico sarà un fattore chiave, che potrà aiutarci a vincere”.
Regazzi sottolinea a questo punto come la Spinelli sia solo la punta di diamante di una grande realtà qual è la SAM: “Abbiamo quasi 250 tra ragazzi e ragazze che praticano il basket e che sono il fiore all’occhiello del nostro club. E abbiamo vinto tantissimo con il settore giovanile che è almeno altrettanto importante della prima squadra. Per noi è anche fondamentale il ruolo sociale che la SAM svolge per i giovani della regione. E a questo proposito un grande grazie va al Municipio, che ci è stato molto vicino anche negli anni della pandemia sostenendoci in modo incondizionato. D’altra parte, il sindaco Giovanni Bruschetti è un grande tifoso, e tra di noi c’è un sodalizio passionale”.
Infine, un pensiero di riconoscenza per Robbi Gubitosa: “È l’anima della squadra e il suo impegno va ben oltre il ruolo di coach. Sarebbe fantastico anche per lui centrare questa vittoria: il coronamento del grande sforzo che il nostro coach e tutto il club hanno fatto in tutti questi anni”.