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04.06.23 - 10:080

Il Crus e gli undicimila cuori bianconeri. "Il nostro muro destabilizzerà lo Young Boys"

"Paura? Nemmeno un briciolo", ha detto ieri il tecnico luganese in conferenza stampa. Dal Ticino sono partiti sei treni speciali, per chi non riuscirà a essere a Berna c'è il maxi schermo

LUGANO - Treni presi d'assalto, sia i sei speciali che quelli ordinari, bus partiti da ogni angolo del Ticino. Si sta preparando l'esodo dei cuori bianconeri verso Berna, dove oggi alle 14 il Lugano di Mattia Croci-Torti giocherà la finale di Coppa Svizzera, la seconda consecutiva.

Il Cantone è pronto a fermarsi per tifare (o gufare, nel tifo la rivalità è il sale della vita...) i bianconeri. Saranno circa undicimila i fortunati ticinesi che troveranno posto sugli spalti del Wankdorf, per chi resta a Lugano ci sarà il maxi schermo di piazza Rezzonico. 

Dodici mesi dopo, per la squadra del Crus un'altra finale. L'altra volta fu vittoria, ma era difficile, anche nelle più ottimistiche previsioni, pensare di essere qui di nuovo. I tifosi al seguito possono essere la vera arma in più del Lugano, che dalle parole del suo tecnico afferma di non avere affatto paura dello Young Boys. "Paura? Neanche un briciolo. Anzi, abbiamo tanto coraggio e tanta forza. Ma siamo anche consci di chi stiamo per affrontare".

Era importante, ha aggiunto, aver convinto il pubblico a seguirli. "Sappiamo che ci saranno dei momenti difficili nel corso del match. Ed è lì che avere dalla nostra parte un muro simile, potrà fare la differenza in nostro favore, spingendoci ad andare oltre. Sono orgoglioso e fiero che in così tanti abbiano deciso di seguirci. Credetemi, quando entreremo in campo e i gialloneri si renderanno conto di come lo stadio sia diviso a metà, invece che tutto dalla loro parte, non rimarranno indifferenti. Sì, questo li destabilizzerà, togliendoli qualche certezza". 

A suo avviso, sarà un match da vincere non in undici, bensì in sedici, ovvero con i titolari e chi subentrerà. I calciatori conoscono la formazione già da diverse ore. "Il primo giorno ci sono state amarezza e rabbia tra gli esclusi, lo capisco. Ma poi avremo bisogno che quelle emozioni vengano incanalate nel giusto modo, diventando un’arma da sfruttare a nostro vantaggio".

Se dovesse andare come ci si augura, sarà una lunga notte di festeggiamenti bianconeri, come lo scorso anno. Comunque vada, saranno emozioni. 

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