ISTANBUL – “Notte di coppe e di campione, di lacrime e preghiere”. La notte prima degli esami è trascorsa. E chissà come l’hanno trascorsa Pep Guardiola e Simone Inzaghi, rispettivamente allenatori di Manchester City e Inter, a confronto questa sera per la finale dell’edizione 2023 di Champions League nel teatro di Istanbul.
Da una parte l’allenatore spagnolo, che la coppa dalle grandi orecchie l’ha sollevata al cielo già due volte da condottiero del Barcellona. Sempre con i blaugrana si è laureato campione d’Europa nel 1992. Oggi insegue il tris personale per regalare al ricco club di Manchester la prima volta. I “Citiziens” la gloria l’hanno solo sfiorata nel 2020-2021, quando Guardiola e ‘soldati’ furono sconfitti dal Chelsea in una finale tutta inglese. Guidato dal ‘robot’ Haaland, il City è ufficialmente a caccia del ‘triplete’ dopo essersi aggiudicato la Premier League e la FA Cup.
Dall’altra parte del ring c’è Simone Inzaghi, re di Coppe che le finali sa prepararle e sa pure vincerle. Istanbul ci va, sulla carta da sfavorito, ma fa bene il collega del City a temerlo. Il “biscione” si è guadagnato la finale al termine di un percorso convincente in Europa, forse a scapito del campionato in cui si poteva fare meglio. Ma le vittorie in Supercoppa e Coppa Italia avvicinano i neroazzurri al “tripletino” per fare incetta di trofei.
Rimangono i dubbi da sciogliere per l’allenatore dell’Inter. Chi affiancherà Lautaro Martinez tra Dzeko e Lukaku? Scelte cruciali per un esame da vivere con il cuore in gola.